CATANIA – Cambia per due terzi il parco monopattini a Catania. Il Comune, dopo un iter particolarmente lungo, ha aggiudicato la gara indetta a fine 2024 per rinnovare le concessioni relative alla mobilità sostenibile elettrica, tramite i mezzi che nel capoluogo etneo erano stati introdotti sul finire del 2021. L’apertura delle buste è arrivata in estate e dopo ferragosto è stata stilata la graduatoria, ufficializzata poi nei giorni scorsi dagli uffici di Palazzo degli Elefanti. A piazzarsi nei primi tre posti della graduatoria, utili per aggiudicarsi parte delle forniture, sono state la Bit Mobility a cui spetteranno 400 monopattini, la Bolt Support Service It e la Lime Technology; queste ultime metteranno in circolazione 300 mezzi ciascuna. A presentare l’offerta erano state anche Elerent Ragusa, Sirnolo srl ed Emetransit srl.
Delle tre aziende aggiudicatarie, soltanto Lime – società fondata dall’imprenditore Wiyao Sun e oggi controllata dalla holding Neutron – era già presente a Catania. I suoi monopattini di colore bianco e verde hanno attraversato la città, condividendo il servizio con quelli Dott – marchio di proprietà di Emetransit, giunta sesta nella gara d’appalto – e Helbiz, la società di Salvatore Palella, l’imprenditore che quest’anno ha acquisito la proprietà del quotidiano La Sicilia. Helbiz non ha presentato offerte nella nuova gara.
Per quanto riguarda le new entry, Bit Mobility è un’impresa con sede a Bussolengo (Verona) ed è di proprietà della famiglia Crivellente, il cui capostipite Mauro è attivo, con partecipazioni societarie anche nel settore del gaming. Bolt Support Service It ha sede a Torino controllata dalla Bolt Technlogy, società che rimanda alla figura di Markus Villig, 31enne imprenditore miliardario di nazionalità estone.
L’ordine in graduatoria
L’attribuzione dei punteggi, e di conseguenza l’ordine in graduatoria, è stato effettuato tenendo conto di diversi fattori. Dalla durata giornaliera del servizio al sistema tariffario proposto, e nello specifico l’esistenza di promozioni e abbonamenti di durate diverse, ma anche la possibilità di stipulare convenzioni con enti e associazioni. A essere presi in considerazione sono stati chiaramente elementi anche riguardanti le caratteristiche tecniche del monopattino, servizi aggiuntivi relativi alla sicurezza dei mezzi, le modalità di manutenzione degli stessi, e poi ancora le funzionalità dell’app da utilizzare per prenotare le corse, il servizio call center e la disponibilità a organizzare attività di formazione e sensibilizzazione sulla mobilità sostenibile, nonché eventuali proposte relative al miglioramento dell’arredo urbano e della riqualificazione di aree pubbliche.
Ultima voce che attribuiva punteggi era relativa alle attività di rendicontazione delle attività effettuate, in materia di report statistici relativi a tempi di utilizzo e percorsi effettuati dall’utenza. In merito ai costi del servizio, l’avviso pubblico con cui il Comune l’anno scorso si è rivolto al mercato dei monopattini dà la possibilità alle società di individuare la tariffa del servizio, con l’unica richiesta riguardante l’impossibilità di imporre distanze minime. Dal servizio, il Comune ricaverà un canone annuo calcolato in 24 euro per ogni dispositivo autorizzato. Calcolatrice alla mano si tratta complessivamente di 24mila euro.
Il nuovo codice della strada, approvato l’anno scorso e particolarmente sostenuto dal ministro dei Trasporti Matteo Salvini, ha introdotto novità anche per ciò che concerne l’utilizzo dei monopattini. Compresi i servizi di sharing mobility. Tra queste ci sono l’obbligo di apporre una targa ai singoli mezzi, la limitazione dell’utilizzo nelle aree urbane e l’implementazione degli indicatori di direzione, oltre che la necessità di stipulare un’assicurazione.
Per ognuna di esse, tuttavia, è necessario che il ministero pubblichi decreti attuativi per disciplinare nel dettaglio le modifiche alla normativa. Finora l’unico decreto pubblicato riguarda le targhe. L’avviso pubblicato dal Comune che ha dato avvio alla procedura di selezione dei nuovi concessionari prevedeva che “gli operatori autorizzati al servizio devono dimostrare la titolarità del possesso dei monopattini e prestare adeguata polizza stipulata con primaria compagnia di assicurazione, con massimale RCA congruo – almeno pari a sei milioni di euro – con l’estensione alla copertura dei rischi legata all’utilizzo dei monopattini da parte di terzi”.

