ROMA – Si allungano ulteriormente i tempi per l’acquisto del targhino per monopattini elettrici. Il decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti (Mit) che stabilisce il prezzo e le modalità di emissione dei contrassegni identificativi per i mezzi di micromobillità è stato finalmente pubblicato in Gazzetta ufficiale ed è dunque entrato in vigore, ma non può essere ancora applicato.
A impedire la piena attuazione della regolamentazione dei monopattini elettrici inserita nella riforma del Codice della Strada, varata il 14 dicembre 2024 su volontà del titolare del Mit, Matteo Salvini, è infatti l’assenza della piattaforma telematica nazionale attraverso la quale dovrà essere gestita l’intero iter di richiesta e di rilascio del contrassegno. Per renderla attiva, infatti, è necessario un apposito decreto “del direttore generale della Direzione generale per la motorizzazione presso il Dipartimento per i trasporti e la navigazione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti”.
La piena applicazione della norma non potrà avvenire prima di 150 giorni
Tale decreto, si legge, dovrà essere adottato “entro novanta giorni” dall’entrata in vigore del testo che è stato pubblicato nei giorni scorsi in Gazzetta ufficiale. Ma non finisce qui, perché “L’obbligo da parte del proprietario del monopattino elettrico di dotarsi di apposito contrassegno identificativo, ai fini della circolazione stradale, trova applicazione a decorrere dal sessantesimo giorno dalla data di entrata in vigore del decreto direttoriale”, al fine di “garantire un congruo termine per l’adeguamento alle disposizioni di cui al presente decreto”. Insomma, la piena applicazione della norma non potrà avvenire prima di 150 giorni, vale a dire entro la primavera del 2026. Burocrazia su burocrazia.
I costi del targhino per il monopattino
Al momento, comunque, sono certi i costi del contrassegno: si tratta di 8,66 euro “da versare all’entrata del bilancio dello Stato” che si frazionano in 5,03 euro destinati a compensare i costi di produzione, mentre sotto la voce “quota di maggiorazione” vengono fissati 2,52 euro che verranno devoluti “esclusivamente” a favore della redazione dei piani urbani di traffico, per finalità di educazione stradale e per l’assistenza e la previdenza del personale della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, così come previsto dall’articolo 208, comma 2, del Codice della Strada.
A questi, poi, bisogna aggiungere 1,11 euro di Iva. Inoltre, nel versamento dovranno essere considerati l’imposta di bollo e i diritti di motorizzazione, come previsti per legge, da corrispondere per la presentazione dell’istanza. L’acquisto del targhino potrà avvenire soltanto il sistema di pagamento PagoPa che sarà accessibile dalla piattaforma dei pagamenti del Dipartimento per i trasporti e la navigazione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
Il contrassegno per i monopattini elettrici – sottolinea ancora il decreto del Mit – è da ritenere “carta valori” ed è “realizzato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato su supporto di sicurezza con specifici materiali, tecniche, sistemi e procedure, proprie delle carte valori, e con tecnologie anticontraffazione. Sarà, inoltre “adesivo, plastificato e non rimovibile”.

