Un bambino di 4 anni di Caivano, in provincia di Napoli, è stato operato all’ospedale Santobono del capoluogo campano per una necrosi causata da un morso di ragno violino su una coscia. Il piccolo sarebbe stato ricoverato agli inizi di luglio e, da quanto si apprende, dovrebbe essere finalmente fuori pericolo.
Le parole di Bassetti
“Come ogni estate si torna a parlare del ragno violino. L’anno scorso abbiamo assistito a numerosi casi, alcuni veramente impegnativi e qualcuno mortale”, ricorda l’infettivologo Matteo Bassetti che spiega come comportarsi in questi casi: “Nessun panico”, rassicura via social, però bisogna “gestire in maniera appropriata i morsi”, monitorando attentamente l’evoluzione dell’area colpita.
Il morso
Il morso del ragno violino può causare delle “complicazioni, soprattutto di tipo infettivo”, sottolinea il primario dell’Irccs ospedale policlinico San Martino di Genova. “In genere – chiarisce – quando il ragno violino morde non succede gran che, ma in alcune situazioni particolari viene iniettato del veleno che forma un’area detta escara, una ‘crosta’ sotto la quale possono proliferare dei batteri”.
Cos’è il ragno violino
Si chiama Loxosceles rufescens. Si tratta di un ragno piuttosto piccolo, che non supera i 9 mm di corpo e che può raggiungere al massimo i 4-5 cm con le zampe; le femmine hanno il corpo leggermente più grande dei maschi, i quali hanno, per contro, le zampe un po’ più lunghe.
È di aspetto poco appariscente, di colore marrone-giallastro piuttosto uniforme, fatta eccezione per una macchia sul prosoma che ricorda vagamente la sagoma di un violino, col “manico” che si estende verso l’addome, da cui deriva il suo nome comune. Le zampe sono lunghe, disposte lateralmente. Una peculiarità di questo ragno è inoltre quella di avere sei occhi, anziché otto come la maggioranza dei ragni, disposti in modo caratteristico in tre coppie.
Le abitudini
Si tratta di una specie notturna, che caccia liberamente senza l’ausilio di una ragnatela; tesse solo pochi fili disordinati negli stretti anfratti che usa come rifugi, dai quali comunque non si allontana mai eccessivamente.
Ha abitudini notturne, durante il giorno sta generalmente rintanato nelle fessure dei muri, dietro a quadri, infissi, mobili, battiscopa o materiale accumulato in angoli poco frequentati della casa, quindi gli incontri con l’uomo sono rari.
È un ragno molto timido e poco aggressivo, che predilige la fuga ove possibile; le morsicature sono più probabili nel caso in cui si rifugiasse all’interno di scarpe o vestiti e venisse inavvertitamente schiacciato.

