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Morta a 23 anni dimenticata da tutti, il suo corpo mummificato. L’ultimo contatto con ChatGpt: “Aiutami”

Morta a 23 anni dimenticata da tutti, il suo corpo mummificato. L’ultimo contatto con ChatGpt: “Aiutami”
Travolta mentre attraversa sulle strisce: addio ad una 18enne

Inoltre, per chi si occupa del caso non sarebbe stato neanche un gesto estremo della donna, ma una morte naturale: la 23enne infatti, con condizioni di salute precarie, sarebbe morta a causa di un malore.

Tragedia a Bolton dove, lo scorso agosto, una giovane di 23 anni è stata trovata morta in casa, avvolta tra le coperte del suo appartamento. Una vicenda nota da molto quella intorno a Charlotte Leader, ma diffusa solo in queste ore per via degli sviluppi delle indagini.

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Secondo quanto emerso, la giovane sarebbe morta e – per più di un anno – nessuno se ne sarebbe accorto. Tutto tornato alla luce dopo l’intervento dei pompieri che, facendo irruzione nel suo appartamento di Bolton dopo una verifica di controllo sulla sicurezza, hanno rinvenuto il cadavere ormai totalmente mummificato, senza nessun segno di violenza. Inoltre, per chi si occupa del caso non sarebbe stato neanche un gesto estremo della donna, ma una morte naturale: la 23enne infatti, con condizioni di salute precarie, sarebbe morta a causa di un malore.

Morta Charlotte, la ragazza ha accusato un malore in casa. L’ultimo suo contatto era stato con ChatGpt

Secondo quanto spiegato alla Corte, Charlotte “soffriva di problemi di salute mentale” e “col tempo è diventata un’estranea per la famiglia, allontano le persone e allontanandosi anche dai servizi di salute mentale”. La madre – secondo quanto si apprende – non avrebbe avuto notizie di Charlotte dal settembre del 2021 e, dopo anni di ricerche, non era riuscita a trovarla. I vicini invece, non la vedevano quasi mai uscire di casa.

Inoltre, da questa macabra vicenda emerge anche un dettaglio ancora più tragico: sola e dimenticata da tutti, scomparsa e morta, ritrovata poi mummificata oltre un anno dopo, gli ultimi contatti di Charlotte sarebbero stati con ChatGpt, l’AI. Proprio con l’assistente virtuale, Charlotte avrebbe scambiato i suoi ultimi sconcertanti messaggi il 30 luglio del 2024. “Non c’erano altre persone: non c’è stata alcuna conversazione con nessuno, il suo unico contatto è stato con ChatGPT” spiegano le autorità. “Aiutami, sono andata di nuovo a prendere del cibo” chiedeva la 23enne all’AI, che rispondeva “confortando la ragazza”. Poi la tragica morte con ogni probabilità per un malore, il ritrovamento oltre un anno dopo e le verifiche sul caso, emerso solo in queste ore ma già abbastanza datato.