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Muore la moglie e il boss ergastolano Benedetto Spera chiede il permesso per i funerali

Muore la moglie e il boss ergastolano Benedetto Spera chiede il permesso per i funerali
Carcere, immagine di repertorio

Il boss palermitano 90enne, detenuto al 41bis, chiede un nuovo permesso per dare l’ultimo saluto alla coniuge. In passato, le altre richieste di permessi premio erano state negate.

È morta la moglie e il boss ergastolano Benedetto Spera, capomafia di Belmonte Mezzagno (PA), chiede un permesso per partecipare ai funerali e dare l’ultimo saluto alla coniuge.

Il boss, ora 90enne, è detenuto al 41 bis nel carcere di Opera.

Morta la moglie del boss Benedetto Spera, richiesto permesso

Maria Liberata Spera, 87 anni, moglie del boss Spera, è morta. Il marito di 90 anni ha chiesto di ricevere un permesso per l’ultimo saluto. In passato, quando la donna era malata e il coniuge si trovava già detenuto in carcere, il Tribunale di Sorveglianza di Milano aveva negato al boss qualsiasi permesso premio e richieste varie di differimento della pena per motivi di salute o famiglia.

La carriera criminale

Benedetto Spera – ritenuto fedelissimo di Bernardo Provenzano – è stato arrestato nel 2001 dopo alcuni anni di latitanza con l’accusa di essere il principale esponente del mandamento di Belmonte Mezzagno. Da allora, le autorità giudiziarie hanno sempre negato permessi premio: la Dda, la Procura e la Questura di Palermo, infatti, hanno sempre dato parere negativo in quanto il detenuto è ritenuto socialmente pericoloso e potrebbe quindi riallacciare rapporti con Cosa nostra alla prima possibilità utile.

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Immagine di repertorio