La grande scrittrice giapponese Harumi Setouchi è morta all’età di 99 anni. L’ha comunicato oggi il tempio buddista presso il quale era monaca col nome di Jakucho.
Setouchi – nota anche in Italia per i suoi romanzi “La fine dell’estate” e “La virtù femminile” – ha avuto un attacco cardiaco e ha posto fine a questa vita martedì in un ospedale di Kyoto, dopo aver raccontato le vite e gli amori delle donne giapponesi moderne.
Premiata nel 2006 con l’Ordine della Cultura, Setouchi è stata anche un’attiva militante pacifista e anti-nucleare. Nel 1974 era stata fondatrice del tempio Jakuan presso il quale ancora risiedeva.
Nel 1988 la sua traduzione completa in giapponese moderno del classico “Genji monogatari” – la storia del principe imperiale Genji, grande seduttore dell’XI secolo, scritta dalla dama di corte Murasaki Shikibu – ebbe una profonda influenza nella cultura nipponica e contribuì ad alimentare un nuovo interesse per la tradizione letteraria del Sol levante.
Nata a Tokushima, nel Giappone occidentale, si fece monaca nel 1973. Aveva iniziato la carriera letteraria solo dopo aver divorziato dal marito, che aveva sposato nel 1943.
L’ultima fatica letteraria risale a solo quattro anni fa, quando pubblicò il romanzo “Inochi” (“Vita”). Secondo quanto ha riferito all’agenzia di stampa Kyodo lo studioso di questioni religiose Tatsuo Yamaori, che era un amico di Setouchi, la monaca ha continuato a scrivefe fino agli ultimi gioni con “un cuore giovane e una forte vocazione a correggere quanto andava cvorretto sia negli individui, sia nella nazione”. (Askanews)
