Il fidanzato di Aurora Maniscalco, l’hostess palermitana morta dopo essere precipitata dal terzo piano del suo alloggio a Vienna, sarebbe indagato con l’accusa di istigazione al suicidio.
Nel frattempo, la salma della giovane hostess tornerà a Palermo nelle prossime ore.
Morte Aurora Maniscalco, fidanzato indagato per istigazione al suicidio
Al fidanzato della giovane – che davanti agli inquirenti avrebbe ammesso di aver litigato con la 24enne prima della sua tragica fine – sarebbe arrivato un avviso di garanzia per istigazione al suicidio. Nei prossimi giorni è attesa un’autopsia a Palermo. L’esame era stato negato dalle autorità di Vienna, che hanno chiuso il caso come suicidio nonostante gli elementi poco chiari e la richiesta della famiglia di indagare più a fondo sulle ultime ore della giovane.
La Procura di Palermo ha iscritto il fidanzato 27enne di Aurora Maniscalco, anche lui palermitano, nel registro degli indagati. Si trovava con lei al momento della caduta dal terzo piano.
I dubbi
Pare che la relazione tra il 27enne e Aurora Maniscalco non fosse particolarmente serena nell’ultimo periodo e che poco prima della tragedia tra i due ci sia stato un litigio. Da qui i dubbi che dietro la morte della giovane – che avrebbe compiuto 25 anni il prossimo 15 luglio – possa esserci qualcosa di diverso dal suicidio.
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