Un documento smentirebbe la versione della polizia austriaca sulla morte della giovane Aurora Maniscalco, hostess siciliana deceduta dopo una misteriosa caduta dal balcone a Vienna nella notte tra il 21 e il 22 giugno scorsi.
Il documento in questione è stato presentato nel corso della puntata di “Morning News” dell’1 settembre, su Canale 5, e potrebbe raccontare una verità ben diversa da quella del suicidio, tra l’altro da sempre esclusa dalla famiglia, sulla tragica fine della 27enne.
Aurora Maniscalco, la tesi del suicidio e il nuovo documento
La famiglia di Aurora esclude da sempre l’ipotesi del suicidio – sostenuta invece dalla polizia austriaca – e chiedono verità. Un nuovo scambio di mail tra l’avvocato austriaco e quello della famiglia Maniscalco, Alberto Raffadale, ribalterebbe la versione ufficiale e quella del fidanzato e anche la presenza di due presunti testimoni oculari che avrebbero dichiarato di avere visto Aurora lanciarsi nel vuoto.
Nel documento mostrato in onda si legge: “Come anticipato telefonicamente, ti posso confermare di avere avuto a luglio una conversazione con la signora (una delle due testimoni), la quale mi ha confermato di non avere visto Aurora andare sul balcone e saltare. Il rapporto della polizia austriaca in merito è dunque errato. Faccio anche presente che le due testimoni (la signora… e sua madre) non hanno mai effettuato una deposizione ufficiale. Nel rapporto di polizia viene solo menzionato in maniera riassuntiva quanto da loro (asseritamente) detto. Ma da come puoi vedere, quello scritto dalla polizia in riguardo alle dichiarazioni fatte almeno dalla signora non corrispondono al vero”.
I dubbi della mamma
Giada Cucina, la mamma di Aurora Maniscalco, raggiunta in diretta telefonicamente, ha dichiarato: “Per quanto mi riguarda, a mia figlia è stata tolta la possibilità di uscire viva da quella casa. Forse le era anche già stato tolto il telefonino dalle mani, perché io le ho mandato l’ultimo messaggio su WhatsApp alle 20 e lei non ha risposto”. La donna, poi, racconta di quanto la relazione tra la figlia e il compagno la preoccupasse: “Quando veniva a casa a Palermo, in più occasioni, ho notato lividi e segni sulle braccia, come fosse stata malmenata, come se avesse preso calci e morsi”.
Nel corso della trasmissione, è stato aggiunto anche un altro dettaglio: l’abrasione trovata sul corpo della ragazza non sarebbe soltanto sul braccio sinistro ma si estenderebbe anche sul fianco verso la gamba: particolare che potrebbe far pensare che sia stata trascinata per terra prima della caduta.
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