“Io sono andato a cena al ristorante vicino casa con mia moglie Teresa. Verso le 21 ho scritto a Beatrice, ma non mi ha risposto. Lei generalmente era sempre connessa, così ho iniziato a preoccuparmi”. Lo afferma, in un’intervista, Andrea Bellucci, papà di Beatrice, la ragazza ventenne morta nell’incidente in via Cristoforo Colombo, a Roma, ricostruendo i momenti in cui ha appreso della tragedia.
“Beatrice era una ragazza sana, senza vizi”
Sapendo che la figlia era uscita con un’amica, racconta di aver chiamato la madre di quest’ultima che “aveva il cellulare sincronizzato con il gps” e “ha visto, dalla posizione, che era ferma da ore in piazza dei Navigatori. Così loro sono corsi lì, mentre noi siamo andati in ospedale, ma non c’era più nulla da fare”. “Beatrice era una ragazza splendida, sana. Non beveva, non fumava, amava divertirsi, ma sempre con la testa sulle spalle – continua il papà della ragazza – Praticava sport e studiava Giurisprudenza a Roma Tre: voleva fare l’avvocato”.
“Tragedia senza senso, la madre chiede giustizia”
In un’intervista al Messaggero il papà della ragazza sottolinea: “Provo dolore, solo questo. Mia moglie è fuori di sé. Chiede giustizia. Per lei questa tragedia non ha senso, come non ha senso per me”.
Il cordoglio dell’Università Tre di Roma: “Ci uniamo al dolore della famiglia”
“In un momento di profonda tristezza, l’Università Roma Tre si unisce al dolore della famiglia e degli amici di Beatrice Bellucci, la studentessa di Giurisprudenza che ha tragicamente perso la vita il 24 ottobre” si legge sul profilo Facebook dell’Università che frequentava la giovane.
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Il ricordo della Roma Volley: “Notizia tristissima”
Anche la Roma Volley ricorda Beatrice. “La dirigenza della Smi Roma Volley insieme a tutto lo staff, i tecnici e le atlete si stringe in un commosso abbraccio alla famiglia Bellucci per la tragica scomparsa di Beatrice, ragazza cresciuta nel nostro settore giovanile, assurdamente uccisa nel drammatico incidente sulla Colombo. Andrea, il papà di Bea, è stato tra i dirigenti fondatori del nostro Club e Federico, suo fratello, uno dei nostri collaboratori negli scorsi anni. Una notizia tristissima per tutta la famiglia Roma Volley Club. Ciao Bea Rip”.
Possibile gara clandestina
Potrebbe esserci stata una gara tra auto alla base dell’incidente. Dai primi accertamenti, sembra che una macchina su cui viaggiavano due ragazzi procedesse ad alta velocità – forse in una gara con un altro veicolo – e ha urtato quella su cui si trovava la vittima che procedeva in quel momento sulla stessa carreggiata ed è finita poi contro un albero sullo spartitraffico.
La ragazza si trovava sul sedile del passeggero e come detto in apertura è deceduta poco dopo in ospedale dopo la corsa disperata da parte dei sanitari del 118 in ambulanza: ricoverati in codice rosso gli altri tre giovani coinvolti nello scontro.

