“Ho presentato un’interrogazione al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e al ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara per chiedere di fare luce sulla morte, nel Palermitano, di Fauzia Islam, una diciassettenne originaria del Bangladesh. Alcuni post sui social network meritano un’attenzione particolare in relazione alle cause del decesso della povera ragazza”.
Sono le parole di Carolina Varchi, deputato palermitano di Fratelli d’Italia, a rendere il caso del presunto suicidio della 17enne trovata morta nelle acqua di Aspra lo scorso sabato anche politico, oltre che strettamente giudiziario.
“Nelle ultime ore – aggiunge – diverse fonti di stampa hanno parlato del possibile suicidio della giovane, riportando quale causa principale la volontà di Fauzia di sottrarsi a un matrimonio combinato che avrebbero organizzato i genitori contro la volontà della giovane. Una tesi avvalorata da un post di una compagna di scuola della ragazza. La causa della morte, insomma, stando al contenuto di questi post e di molti articoli di stampa, potrebbe essere legata a un problema di adattamento della ragazza ai retaggi culturali della propria famiglia di origine e, più in particolare, al rifiuto di accettare la violenta pratica dei matrimoni forzati”.
“Ai ministri ho chiesto in particolare quando sia scattata la formale denuncia da parte della famiglia per la scomparsa della giovane e se l’istituzione scolastica avesse colto segnali allarmanti in relazione alla situazione familiare di Fauzia Islam, nonché – conclude Varchi – se vi siano relazioni sul punto e quale iter istruttorio abbiano seguito”.
Al momento, sul caso di Fauzia Islam, la Procura di Palermo indaga per istigazione al suicidio. La prima ipotesi avanzata è stata che la ragazza si sia tolta la vita per sottrarsi a un matrimonio combinato. Tesi smentita poco dopo l’inizio delle indagini, ma che rimane al centro del dibattito pubblico (e anche politico).
La ragione che abbia spinto la ragazza a compiere il gesto estremo resta ancora un mistero. Pare che alcuni amici e compagni di scuola avessero notato il malessere della vittima, evidente anche grazie ad alcuni messaggi allarmanti condivisi sui social. “Ucciditi o bevi il caffè, io ho smesso di bere caffè” è uno di questi. Post e citazioni che rimandano alla morte e al dolore e che spingono le autorità a indagare di più sulla vita privata della 17enne. Fauzia Islam era scomparsa martedì 9 gennaio, ma il ritrovamento risale a sabato scorso: il corpo era in mare, i suoi effetti personali – un giubbotto e lo zaino – sugli scogli nel quartiere Vergine Maria.
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Foto dai social