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Lampedusa, un legame profondo con Papa Francesco. Il sindaco: “Molo Favarolo sia a lui intitolato”

Lampedusa, un legame profondo con Papa Francesco. Il sindaco: “Molo Favarolo sia a lui intitolato”
Funerali papa Francesco Bergoglio_Adn

Nel ricordo della sua visita dell’8 luglio del 2013, sarà presto avviato l’iter per cambiare denominazione al luogo d’accoglienza

“Sentiremo la Capitaneria di porto per avviare le procedure di intitolazione di molo Favarolo a Papa Francesco, nel ricordo della sua visita dell’otto luglio 2013”. Queste le parole di Filippo Mannino, sindaco di Lampedusa e Linosa che pensa da diverso tempo a questa iniziativa in onore di Papa Francesco, morto nella mattina del 21 aprile 2025.

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Lampedusa e Papa Francesco, un legame profondo dal luglio 2013

Un ricordo nitido ed emozionante quello di Filippo Mannino che, come tutto il territorio di Lampedusa, a Papa Francesco è profondamente legato da quella visita dell’8 luglio del 2013, giornata in cui il Pontefice argentino – proprio dal molo dell’isola, simbolo dei soccorsi – sottolineò ancora una volta il messaggio di fratellanza e accoglienza verso i tanti migranti, costantemente in arrivo nel molo di Favarolo.

“Durante quella visita si è affacciato da quel molo protendendo le braccia verso il Mediterraneo” – spiega Mannino. “La potenza delle immagini di Francesco che percorre a piedi il molo Favaloro, lanciando una corona di fiori, richiamano alla memoria il suo potente messaggio di fratellanza, di pace, di accoglienza, di amicizia che rimarrà scolpito nella storia dell’umanità – spiega ancora Filippo Mannino, sindaco di Lampedusa e Linosa. “Ecco perché vogliamo intitolare questo luogo a Papa Francesco, perché sia imperituro il ricordo del suo messaggio potente e rivoluzionario nella sua semplicità”.

Il ricordo del sindaco di Lampedusa

“Papa Francesco ha un’importanza particolare, speciale per quest’isola. Lampedusa è stata scelta per il suo primo viaggio apostolico ed è rimasto emblematico nel mondo il grido contro l’indifferenza ai migranti. Nessuno qui ha mai dimenticato, e i sentimenti sono rimasti gli stessi di allora, quella visita, il suo volersi recare su molo Favarolo, l’incontro coi pescatori, il viaggio che ha voluto fare con la motovedetta per andare sul punto esatto dove c’è stata la strage dei quasi 370 migranti. Qui ha lasciato un segno indelebile, c’è un percorso dedicato a lui, con tutte le foto fatte all’epoca, dentro il museo. Il particolare indicativo del significato di quella visita è che la maggior parte dei bambini nati quell’anno vennero chiamati dai genitori ‘Francesco’”.

Queste le parole di Filippo Mannino, primo cittadino di Lampedusa e Linosa e – come il territorio locale – profondamente legato al Papa proveniente dall’Argentina.