Ѐ giallo sulla morte di Simone La Torre, il ventitreenne di Monreale che sabato pomeriggio ha perso la vita durante una gita in gommone con altri sette amici. Aperta un’indagine e le ipotesi in campo sono principalmente quella dell’incidente, di una tragica manovra maldestra da parte di chi pilotava il gommone o addirittura quella di un gioco finito nel peggiore dei modi.
La ricostruzione
Simone è caduto in acqua, è stato risucchiato sotto la chiglia del gommone ed è stato dilaniato dalle eliche del motore. Le indagini sono affidate alla guardia costiera che ha sentito tutti i ragazzi a bordo della barca, lunga nove metri, noleggiata nel porticciolo di Mondello.
Il gommone, secondo quanto riferito, è stato affittato da uno dei ragazzi in possesso della patente nautica di categoria A. Ma al momento dell’incidente non c’era lui al timone della barca, ma un altro ragazzo, pare sprovvisto di patente, ma anche questo tutto da ricostruire e dimostrare, visto che lo hanno detto alcuni dei ragazzi sentiti dagli inquirenti sabato sera,
La caduta in acqua
Dalle testimonianze pare che La Torre fosse seduto a cavalcioni su uno dei tubolari e sarebbe finito in acqua per una virata improvvisa di chi era al timone. Su questo punto la guardia costiera sta cercando riscontri. Insomma, tutto potrebbe cambiare, se quest’ultima ipotesi fosse confermata.
Il fascicolo per omicidio colposo
Al momento nel fascicolo per omicidio colposo aperto dalla procura di Palermo non ci sono indagati. Nelle prossime ore verranno effettuati una serie di accertamenti sul gommone, sotto sequestro nel porto della Cala a Palermo. Parallelamente gli inquirenti stanno completando tutte le verifiche sulle dotazioni di sicurezza a bordo e sull’idoneità del gommone a trasportare otto persone.

