Gheorghe Ciprian Apetrei e Costel Balan davanti al gip per l’interrogatorio di garanzia dopo l’arresto con l’accusa di aver portato a termine l’omicidio della 25enne moldava Vera Schiopu a Ramacca, in provincia di Catania.
Uno avrebbe fatto scena muta, l’altro invece avrebbe fatto emergere qualche dettaglio in più sul rapporto tra la vittima e il fidanzato Gheorghe.
Il fidanzato della vittima, Gheorghe Ciprian Apetrei, si sarebbe rifiutato di rispondere alle domande del giudice. L’amico 31enne e presunto complice Costel Balan, invece, avrebbe detto che al momento del presunto omicidio – dalle 13 alle 17 – si trovava con amici a Paternò e avrebbe menzionato al gip eventuali testimoni da interpellare a suo favore. Solo alle 17.40, tornato nel suo casolare di campagna, avrebbe trovato il corpo di Vera Schiopu con una corda al collo e avrebbe chiamato il 112 per soccorrerla.
Secondo il 31enne, Apetrei e la fidanzata avrebbero litigato il giorno della morte della 25enne. “Erano entrambi ubriachi, lei è caduta e ha battuto la testa”: questo sarebbe avvenuto, in base al suo primo racconto, poco prima delle 13 del 19 agosto.
L’indagine sulla morte di Vera Schiopu è iniziata lo scorso sabato 19 agosto, quando la 25enne è stata trovata impiccata in un casolare di campagna di contrada Sferro a Ramacca. Secondo la versione del fidanzato, la ragazza si sarebbe tolta la vita. Tuttavia, alcune incongruenze nel racconto del ragazzo e dell’amico – entrambi fermati poco dopo il ritrovamento – avrebbero spinto la Procura di Caltagirone ad aprire un’inchiesta. L’accusa per i due èdi omicidio.
Vicino al casolare di campagna di Ramacca sarebbero state trovate delle macchie di sangue. Prove potenzialmente capaci di smentire la pista del suicidio a favore di quella dell’omicidio. Toccherà ai rilievi dei Ris prima e all’autopsia sul corpo della vittima (prevista per giovedì) poi ricostruire l’accaduto per comprendere meglio la dinamica della tragedia.
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