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Morto Andrea Bulgarella, l’imprenditore siciliano si è spento a 79 anni

Morto Andrea Bulgarella, l’imprenditore siciliano si è spento a 79 anni
Lutto candele funerali. Da pixabay

È scomparso Andrea Bulgarella. L’imprenditore siciliano ed ex presidente del Trapani Calcio aveva 79 anni.

È scomparso a 79 anni Andrea Bulgarella, imprenditore trapanese noto per il suo impegno nel settore edilizio e per la battaglia, mai rinnegata, contro quello che lui stesso aveva definito il “sistema Trapani”. Una malattia lunga e implacabile ha posto fine alla sua vita, ma non alla memoria di un uomo che ha trasformato il dolore personale in un grido di denuncia pubblica.

Una figura di spicco nell’imprenditoria e nello sport

Noto in ambito nazionale per l’attività imprenditoriale nel campo del restauro conservativo di immobili storici e nella realizzazione di strutture turistiche di pregio, Bulgarella è stato anche presidente del Trapani Calcio, contribuendo a rafforzare il legame tra la sua attività e il territorio. La notizia della sua morte ha suscitato cordoglio a Trapani e non solo, dove la sua figura era riconosciuta e apprezzata, nonostante le vicende giudiziarie che ne hanno segnato profondamente l’esistenza.

Le accuse, l’inchiesta e la lunga battaglia per la verità

Nel 2015, il suo nome finisce al centro di un’indagine della Direzione distrettuale antimafia di Firenze, avviata dal Ros dei Carabinieri. Le ipotesi di reato: presunti reati finanziari aggravati dal favoreggiamento alla mafia e presunti legami con Matteo Messina Denaro. Accuse sempre respinte dall’imprenditore, che da quel momento ha visto travolte la propria reputazione e le proprie attività.

Dopo anni difficili, il giudice per le indagini preliminari del tribunale fiorentino archivia il procedimento: Andrea Bulgarella non aveva riciclato denaro per conto di organizzazioni mafiose. L’inchiesta si chiude, ma le conseguenze umane e professionali di quella stagione giudiziaria resteranno incise a lungo.

La denuncia: un memoriale contro il “sistema”

L’archiviazione non ha messo fine al suo impegno civile. Con fermezza e determinazione, Bulgarella ha denunciato pubblicamente quella che ha definito una macchina del fango. Ha presentato esposti alle Procure di Caltanissetta e Genova e ha raccolto in un memoriale la sua personale ricostruzione dei fatti, con nomi, circostanze, accuse.

Non solo documenti giudiziari, ma anche opere editoriali: nei suoi tre libri – La Partita Truccata, Finale di partita e Memoriale – l’imprenditore ha raccontato una storia che travalica la dimensione individuale e si fa denuncia più ampia, tra malagiustizia, depistaggi e intrecci opachi tra potere, finanza e malaffare.

Fino agli ultimi giorni della sua vita, Andrea Bulgarella ha continuato a far sentire la propria voce, senza piegarsi. Nonostante le ferite lasciate da un’inchiesta poi rivelatasi infondata, ha scelto la strada della denuncia pubblica, mettendo in discussione assetti consolidati e facendo nomi importanti. Oggi resta il ricordo di un uomo, un imprenditore, ma anche un testimone scomodo, che ha scelto di non restare in silenzio.