Lo scultore siciliano vissuto negli Usa, che aveva ottant'anni, era tornato da qualche anno nella sua Vittoria. E alla città iblea voleva donare due cavalli in bronzo alti quaranta metri a sormontare il fiume Ippari
Lo scultore Arturo di Modica è morto ieri sera Vittoria, nella sua casa di contrada Pozzo Bollente. Aveva 80 anni, festeggiati qualche mese fa. Arturo di Modica aveva trascorso gran parte della sua esistenza negli Stati Uniti.
È l’autore del celebre “Toro di Wall Street”, noto negli Usa come Wall Street Bull o Charging Bull.
La creazione
La scultura, pesante oltre tre tonnellate, costò all’autore, che il 16 dicembre del 1989 installò il toro proprio di fronte alla sede della borsa di Wall Street, oltre trecentocinquantamila dollari.
Il toro, che per Di Modica simboleggiava la forza, il potere e la speranza del popolo americano per il futuro che aveva consentito agli Usa di risollevarsi dopo il crack finanziario del 1987, venne sistemato nella piazza senza alcuna autorizzazione da parte delle amministrazioni pubbliche.
Mai rimossa
L’opera avrebbe dunque dovuto essere rimossa, ma oggi è diventata uno dei simboli più noti degli States e uno dei monumenti più visitati.
Tornato nella sua città, Vittoria, nell’Ibleo, Di Modica aveva costruito la sua dimora fuori città, in contrada Pozzo Bollente.
Negli ultimi anni, viveva soprattutto a Vittoria ed era tornato sempre più di rado negli Stati Uniti.
Il suo ultimo sogno
Da tempo accarezzava un sogno e stava lavorando a un’ultima grande opera che voleva regalare alla sua città: due cavalli in bronzo da quaranta situati uno di fronte all’altro a sormontare il fiume Ippari: un sogno rimasto incompiuto.
Voleva fare diventare casa sua un centro di aggregazione mondiale di artisti giovani.
L’ultima apparizione pubblica fu nel settembre scorso quando i quattro candidati sindaco di Vittoria (Salvatore Di falco, Piero Gurrieri, Salvatore Sallemi, Francesco Aiello) si recarono nella sua casa per pianificare questi progetti.
La camera ardente
Numerosi i messaggi alla sua morte.
La camera ardente a Vittoria nell’ex convento delle Grazie, nei pressi di piazza del Popolo.