Lo storico e filosofo Giorgio Stabile, studioso di storia del pensiero filosofico e scientifico dall’antichità a Isaac Newton, specialista dei rapporti tra scienza, filosofia e teologia tra Medioevo e prima età moderna, è morto a Roma all’età di 82 anni.
Professore di storia della scienza presso l’Università di Roma “La Sapienza”, dal 1965 al 2004 Stabile è stato collaboratore e consulente dell’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani: dal 1965 al 1975 è stato redattore e autore della Enciclopedia Dantesca per il settore di filosofia, teologia e scienze, poi caporedattore della V Appendice alla Enciclopedia Italiana e condirettore scientifico della Storia della Scienza e infine, per l’Appendice 2000 direttore dell’Album 2000 (due volumi di storia fotografica del Novecento).
Nato a Roma il 13 ottobre 1939, laureato in filosofia presso l’Università “La Sapienza” di Roma, Giorgio Stabile, nel 1970 ha iniziato la carriera accademica come docente di storia della filosofia medievale e di storia della filosofia presso la stessa università; poi, dopo aver maturato interessi di studio e di ricerca al confine tra storia del pensiero filosofico e delle teorie scientifiche è diventato professore di storia del pensiero scientifico moderno e contemporaneo presso l’Istituto Universitario Orientale di Napoli (1976-1983) e infine professore ordinario di storia della scienza presso il Dipartimento di Filosofia della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università “La Sapienza” (1983-2012), tenendo inoltre corsi di storia della scienza e cicli di conferenze presso le università di Parigi, Ginevra, Friburgo, Losanna e Tours.
Giorgio Stabile è autore di saggi di riferimento sul pensiero filosofico e scientifico dal Medioevo alla modernità, in particolare da Giorgio Galilei a Isaac Newton, ma anche di due grandi letterati e pensatori italiani quali Giacomo Leopardi e Dante Alighieri (“Dante oggi: il Convivio tra poesia e ragione”, Viella, 2011; “Dante e la filosofia della natura. Percezioni, linguaggi, cosmologie”, Sismel, 2007).
Tra i suoi scritti figurano: “Linguaggio della natura e linguaggio della Scrittura in Galilei. Dalla Istoria delle macchie solari alle Lettere copernicane” in “Nuncius. Annali di storia della scienza” (Olschki, 1994); “Pensiero scientifico e immagini del mondo dal tardo antico a Newton” in “L’Europa dei popoli, IV” (Editalia, 1998); “Puzzle e Lego. L’enciclopedia e le sue forme” in “Critica del testo” (2000), “Lo statuto di ‘inesorabile’ in Galileo Galilei” in “Lexiques et Glossaires philosophiques de la Renaissance, a cura di Jacqueline Hamesse e Marta Fattori” (Brepols Publishers; 2004); “Intorno alla sfera prima e dopo Copernico. Una veduta conclusiva” in “Sphaera. Forma, immagine e metafora tra Medioevo ed Età Moderna” a cura di Luisa Valente e Pina Totaro (Olschki, 2013).
