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Mosca: “Kiev potrebbe usare armi distruzione di massa”

Mosca: “Kiev potrebbe usare armi distruzione di massa”

La rappresentanza russa all’Onu non esclude che l’Ucraina e “i gruppi radicali” usino armi di distruzione di massa. Intanto il consigliere presidenziale ucraino dice: Il nemico continua ad avanzare”

Mosca torna a denunciare che Kiev potrebbe ricorrere ad armi di distruzione di massa. Citato dalla Tass, il numero due della rappresentanza russa all’Onu, Dmitry Polyansky, non ha escluso che l’Ucraina e “i gruppi radicali usino armi di distruzione di massa sul campo di battaglia se non possono raggiungere la superiorità con mezzi convenzionali”.

“Un cessate il fuoco ora in Ucraina è impossibile”, ha aggiunto il vice rappresentante russo alle Nazioni Unite, Dmitry Polyansky.

Intanto, oggi in Ucraina, come comunica il Ministero della Difesa, “Nella regione di Belgorod la Russia sta concentrando ulteriori unità militari dispiegate per aumentare il gruppo nella zona operativa orientale” e risulta di 3 morti e un ferito il bilancio di un attacco a Dergachi, nella regione di Kharkiv.

Il consigliere Arestovych: “Il nemico continua ad avanzare”

“Il nemico continua a concentrare le proprie forze nelle direzioni Rubizhne, Severodonetsk, Popasna. e anche da Izuym a Sloviansk e Kramatorsk, ma senza successo. Continua ad attaccare Azovstal a Mariupol con l’artiglieria, con l’aviazione e altri armi cerca di avanzare in tutti i modi infrangendo l’ordine del loro presidente Putin: il che dimostra per l’ennesima volta con chi noi stiamo combattendo”. E’ quanto ha spiegato Oleksiy Arestovych, il consigliere presidenziale ucraino, nel suo briefing appena concluso.

“Nella regione di Kherson il nemico cerca di avanzare nella direzione del confine amministrativo della regione – ha aggiunto – il nostro esercito sulla costa destra attacca i suoi magazzini di munizioni, i punti di comando e i raggruppamenti dei militari. Si continua ad attaccare con i razzi tutto il territorio ucraino, dichiarando di colpire obbiettivi militari ma in realtà colpendo sempre infrastrutture civili. Nelle ultime 24 ore, nelle regioni di Donetsk e Luhansk, sono stati respinti 7 attacchi russi, distrutti 13 carri armati, 3 sistemi d’artiglieria, 17 unità di mezzi militari corazzati, 4 automobili corazzati, 18 automobili, 4 cisterne e abbattuti 3 aerei senza pilota di tipo Orlan -10 e un aereo”.