Dopo due settimane, ieri la chiusura per la mostra “Imago Est”, con un incontro finale al quale ha preso parte un folto pubblico.
L’evento era stato inaugurato il 13 settembre nel suggestivo spazio espositivo Mudea di San Giovanni la Punta, sull’Etna.
Cinque artisti (Mikhail Albano, Claudio Deodati, Karmì, Emanuela Minaldi, Maurizio Vaccaro), cinque storie, cinque punti di vista dai quali osservano il mondo che li circonda, attraverso tele, installazioni e foto, compiendo “Un percorso emotivo tra differenti espressioni d’arte”.
Mudea è stato voluto da Karmì (l’imprenditore e artista Carmelo Stivala) con i fratelli architetti Claudio e Marco Deodati dell’omonimo studio di design. Tra prati e superfici vetrate le opere esposte finiscono con l’affascinare.
In “Imago Est”, Karmì stupisce con un’uso del colore dal grande impatto emotivo, Mikhail Albano, 28 anni, pittore contemporaneo iperrealista colpisce con le sue immagini di elefanti, Emanuela Minaldi evoca con i suoi scatti irreali metamondi.
Ci sono poi le incredibili installazioni di Claudio Deodati, grandi sculture realizzate anche con il fil di ferro. E infine Maurizio Vaccaro, esordiente, che affascina con il suo immaginario popolato dall’essenzialità delle cose.
“La mostra – ha detto Vaccaro -, con artisti provenienti da diverse esperienze, ha avuto un considerevole successo, in questa splendida location. Io esponevo cinque opere in acrilico ispirate al mio vissuto quotidiano che hanno avuto un buon riscontro di pubblico. Da quel che ho potuto vedere è stata apprezzato il fatto di aver messo insieme diverse forme d’arte, dalla fotografia a varie forme di pittura, alla scultura”.