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“Mostro di Firenze”, possibile svolta sul caso: “Nuova pista su sospettato mai indagato”

“Mostro di Firenze”, possibile svolta sul caso: “Nuova pista su sospettato mai indagato”

Il tutto, nasce con l’obiettivo di verificare la pista che potrebbe trasformarsi nell’accusa di un ex sospettato, noto come “l’Uomo del Mugello” e mai preso in considerazione dalle squadre che negli ultimi 40 anni hanno indagato sul caso.

Sono ore di grande apprensione intorno alla storica inchiesta relativa al “Mostro di Firenze“, vicenda in cui potrebbe a breve esserci un nuova svolta. Su incarico di un parente di una delle vittime delle stragi di coppie avvenute in Toscana tra il 1968 e il 1985, infatti, un penalista – Alessio Tranfa il suo nome – insieme al suo consulente ha depositato nelle scorse settimane una memoria contente delle richieste mirate.

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Il tutto, nasce con l’obiettivo di verificare la pista che potrebbe trasformarsi nell’accusa di un ex sospettato, noto come “l’Uomo del Mugello” e mai preso in considerazione dalle squadre che negli ultimi 40 anni hanno indagato sul caso.

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“Abbiamo depositato una prima memoria alcune settimane fa, offrendo tutta una serie di spunti d’indagine e chiesto il compimento di alcuni atti” – ha spiegato l’avvocato Alessio Tranfa, raggiunto telefonicamente dalla redazione di Fanpage.it.

Poi, ancora: “Si tratta di tutta una serie di elementi che potrebbero dare sicuramente un forte contributo nel verificare questa pista. Inoltre, a giorni depositeremo una nuova memoria relativa ad altri atti che riguardano l’omicidio Scopeti (’85) e Pettini-Gentilcore (’74)” – evidenzia il legale di un parenti di una delle vittime. “Sono testimonianze che confermerebbero l’avvistamento di questa persona non solo vicino alla zona dell’omicidio dell’85 – spiega successivamente Alessio Tranfa – ma anche di pedinamenti da parte del soggetto che corrisponde alla descrizione e che, secondo una confidenza fatta dalla vittima, Stefania Pettini alla sorella, l’avrebbe seguita con una macchina rossa”.

“Sono atti che, secondo noi, andrebbero ulteriormente sviscerati” – sottolinea l’avvocato che, nel corso del suo intervento su questa vicenda, evidenzia che non c’è un colpevole accertato e non sono stati ritenuti coinvolti né Pacciani, né Vanni e neanche Lotti.