Il campione del mondo trionfa con la sua Ducati a Spielberg e completa la doppietta personale dopo il trionfo nella Sprint Race.
Dominio totale di Pecco Bagnaia nel Gran Premio d’Austria.
Il campione del mondo trionfa con la sua Ducati a Spielberg e completa la doppietta personale dopo il trionfo nella Sprint Race.
È la terza doppietta della sua stagione MotoGP dopo quelle in Portogallo e al Mugello. Il pilota Ducati si mette subito al comando allo spegnimento dei semafori, piega la resistenza della Ktm di Brad Binder e trionfa in solitaria al termine di una gara davvero senza storia. Ora è a + 62 in classifica su Martin (7° dopo aver scontato il long lap penalty per l’incidente di sabato). A completare il podio, dietro a Binder, la Ducati VR46 di un ottimo Bezzecchi.
Weekend perfetto per Pecco: pole, vittoria e giro veloce nella prima gara, vittoria e giro veloce nella seconda. Un dominio assoluto e incontrastato, su una pista in cui la Ducati continua a dettare legge. È la settima vittoria negli ultimi otto anni in Austria. Binder, sotto la pioggia del GP 2021, resta l’unico capace di interrompere il dominio della Rossa di Borgo Panigale da quando il tracciato della Stiria è tornato nel Motomondiale.
Quarto Marini, undicesimo Marquez
Ducati che, per altro, piazza quattro moto nelle prime cinque posizioni: oltre a un grande Bezzecchi, ora a sole 6 lunghezze dal secondo posto di Martin in classifica, chiude infatti ai piedi del podio l’altra VR46 di Luca Marini. Entrambi capaci di superare la Ducati Gresini di un comunque positivo Alex Marquez, 5° al traguardo al termine di un doppio duello con i due italiani.
Buona prova per l’Aprilia di Vinales, 6°, seguito da Martin, Quartararo con la prima delle Yamaha e Aleix Espargaro con l’altra Aprilia. Chiude al 10° posto invece Enea Bastianini, che torna ad assaporare la top 10 ma ancora fatica a trovare il feeling ideale con la sua Ducati ufficiale. Undicesima piazza per Franco Morbidelli con l’altra M1, seguito dalla Honda di un Marc Marquez mai in bagarre con i migliori. Fuori dalla zona punti Fabio Di Giannantonio (17°) e Lorenzo Savadori (19°)