La moto come attivatore emozionale, sensoriale, motorio, attentivo e cognitivo capace di spingere il soggetto con disturbi della relazione, autismo e disturbi del neurosviluppo ad una relazione significativa. Tutto questo è la mototerapia. Nella provincia di Agrigento dal 2018 a praticare questa attività è l’associazione Motorlife diretta da Rosario Farruggia, che ha deciso di unire il suo lavoro da tecnico di radiologia e la passione per le moto per regalare un momento di spensieratezza ai bambini/ragazzi con disabilità, persone ospedalizzate.
“La nostra associazione nasce nel 2018, progetto folle, che ci rende vivi e fieri di regalare un sorriso ai bambini. Grazie alla mototerapia anche i bambini con disabilità o affetti da una malattia possono provare l’emozione di salire in sella a una moto, vivere l’adrenalina dello sport”, dice Rosario Farruggia, presidente della Motorlife che da qualche anno, insieme al team, ha avviato il progetto del “Cross Hospital”: una moto che sfreccia tra le corsie di ospedale per portare ai tanti piccoli pazienti un momento di spensieratezza.
La mototerapia: sport, emozione e cura ad Agrigento
“Quando accendo la moto vedo accendersi gli occhi dei bambini. Ogni volta una sensazione e un’emozione diversa”, dichiara Rosario Farruggia. Oltre a questo progetto, la Motorlife organizza anche eventi esterni e momenti di incontro anche nelle scuole.
“In ogni progetto certamente non sono da solo, ma vengo affiancato da un team di professionisti. Abbiamo tanti progetti in itinere. Sicuramente mi piacerebbe portare la mototerapia in tutti gli ospedali della Sicilia. Poi, ho qualche altra cosa in testa ma non svelo ancora nulla”, ha concluso il presidente Farruggia.
A far parte dell’associazione anche Nadia Lauricella, l’influencer affetta da focomelia esempio di coraggio e forza per tante persone con disabilità. “Un momento di tristezza per i bimbi ricoverati in ospedale diventa momento di felicità. Portare spensieratezza in luoghi come questi è molto importante e noi della Motorlife siamo felici di farlo”, dice Nadia, che dell’associazione è vicepresidente.
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