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Mototurismo, non solo passione

Mototurismo, non solo passione
Moto Guzzi Open House

Eventi e manifestazioni per valorizzare la cultura motociclistica e il patrimonio ambientale

Secondo la Federazione Motociclistica italiana a marzo il mototurismo entra nel vivo. Ed ecco la moto, un patrimonio da preservare. Come? Secondo Fmi e le sue disposizioni generali “L’organizzazione di manifestazioni mototuristiche ha come obiettivo principale quello di contribuire a diffondere la cultura del turismo attraverso l’utilizzo dei motocicli. I valori fondamentali dell’attività mototuristica si basano sulla valorizzazione del patrimonio storico culturale italiano e sul rispetto dell’ambiente”. Si scopre così un vero e proprio calendario d’eventi e diverse tipologie di manifestazioni come la “Motovacanza”, ossia eventi a carattere turistico, di tipo aggregativo, da organizzarsi in Italia della durata superiore ai tre giorni, attraverso programmi turistici e culturali di alto livello e predisponendo particolari forme di assistenza e copertura assicurativa.

C’è poi il “Motocampeggio”, in questo caso eventi a carattere turistico, della durata minima di tre giorni, volte alla promozione di incontri ed aggregazioni tra i praticanti il mototurismo, utilizzando la formula camping. E tra numerose altre formule, si scopre anche il “Mototurismo solidale”. Si tratta, in questo caso, di eventi di aggregazione turistica che hanno come obiettivo quello di organizzare e promuovere attività educative e di sostegno rivolte a soggetti più bisognosi. Tali attività possono essere organizzate anche con associazioni umanitarie e di ricerca.

In occasione dell’evento che si è svolto lo scorso 7 marzo a Roma presso il Centro studi americani dal titolo “Wow – Women Motor Roma 2025”, organizzato da Città dei motori in collaborazione con il Comune di Imola, è emersa la volontà del governo, di calendarizzare la proposta di legge sul riconoscimento del turismo motoristico come occasione di promozione turistica di luoghi simbolo dei motori italiani. Del resto i numeri parlano. Dal primo Rapporto sul mondo delle auto storiche, condotto dal Centro studi ACI emerge che il patrimonio motoristico italiano sfiora i 104 miliardi di euro ovvero il 5,4 del Pil. Un settore mosso dalla passione per i grandi marchi italiani di auto e moto storiche, ma che si rivela anche vero business.