Motta Camastra, Blancato: “Alcantara fondamentale” - QdS

Motta Camastra, Blancato: “Alcantara fondamentale”

Motta Camastra, Blancato: “Alcantara fondamentale”

giovedì 29 Luglio 2021

Il sindaco al QdS: “Se chiudiamo le Gole, possiamo dichiarare il dissesto. Siamo in riequilibrio e le entrate ci servono per pagare il debito. Verifiche e interventi periodici le rendono sicure”

MOTTA CAMASTRA (ME) – “Le verifiche e gli interventi periodici che predisponiamo rendono sicure le Gole dell’Alcantara”. Ad assicurarlo, Carmelo Blancato, sindaco di Motta Camastra che ha nel suo territorio una delle principali attrattive turistiche della Sicilia.

Circa 800 abitanti, incastonato nella roccia, Motta Camastra è uno dei 12 Comuni in cui rientra il Parco fluviale dell’Alcantara. Francis Ford Coppola rimase incantato dal paese e lo utilizzò come location per alcune scene de “Il Padrino”. Come tanti piccoli borghi Motta rischia lo spopolamento, fatica con i bilanci e la differenziata. Ma ha dei tesori paesaggistici su cui puntare. Migliaia di persone visitano ogni anno le Gole e negli ultimi tempi ad aumentare l’interesse per questo luogo sono state le rappresentazioni, Inferno e Odissea, messi in scena utilizzando la loro naturale forza suggestiva.

Per quest’anno il primo cittadino non ha autorizzato altri eventi e ribadisce che la minaccia di chiudere il sito al pubblico fatta a novembre era motivata dalla necessità di sensibilizzare l’opinione pubblica nel tentativo di fare sbloccare un progetto di oltre due milioni di euro che giace negli uffici palermitani del Dipartimento territorio ambiente da oltre sei anni, malgrado siano state inoltrate tutte le integrazioni richieste. Le opere previste dal progetto serviranno a mettere in sicurezza una vasta area, evitando ulteriori distacchi di parti di pietra lavica.

“Nonostante questo – tiene a sottolineare Blancato – il nostro impegno non è venuto meno per verificare la sicurezza delle Gole ed effettuare quei lavori utili per rendere la fruizione senza rischi per i visitatori e agevole, curando tutti quei servizi che alzano la qualità dell’accoglienza, dalla pulizia ai tornelli per contingentare gli ingressi e le uscite”.

Anche perché i tempi di realizzazione di quel progetto, anche se si sbloccasse domani, non sono brevi e il comprensorio dell’Alcantara non può rinunciare alle entrate nelle casse comunali che vengono ogni anno dai flussi turistici che le Gole movimentano.

“Se chiudiamo le Gole possiamo dichiarare il dissesto – dice Blancato – siamo in riequilibrio, le entrate ci servono per pagare il debito, circa 100 mila euro l’anno. Nonostante la crisi in atto con un calo del 20% delle presenze rispetto al periodo antecedente la pandemia- dice il sindaco – le Gole dell’Alcantara rappresentano sempre un’attrattiva, sono un bene che vogliamo presentare e valorizzare sempre meglio. Con il Patto per il Sud ci hanno finanziato un intervento per 800mila euro per la rigenerazione urbana della parte del Comune antistante le Gole e con esse collegata. Ci sarà una rifunzionalizzazione del sito con parcheggi, una nuova organizzazione della viabilità, delle piazzole con le biglietterie e gazebo”.

Da due anni il sindaco cerca di capire perché il progetto di messa in sicurezza dei costoni rocciosi non viene esaminato.

“Quando mi sono insediato nel 2018 ho visto che c’era questa progettazione, trasmessa dal Parco Fluviale dell’Alcantara all’Arta nel 2014, che riguardava urgenti interventi di consolidamento, non ancora approvata. Sono andato a Palermo presso l’ufficio del Comitato regionale per la protezione del patrimonio naturale, (Crppn) chiedendo spiegazioni al funzionario Giuseppe Maurici e avendo rassicurazioni, ma non si è mosso nulla; neppure nel 2019 quando ho interloquito con il dirigente del Dipartimento Giuseppe Battaglia, il quale anche lui mi ha assicurato che il progetto sarebbe stato esaminato in tempi brevi”.

Il progetto però rimane ancora senza alcun parere di competenza, propedeutico all’approvazione tecnica ed amministrativa e la conseguente trasmissione al Commissario di Governo contro il dissesto idrogeologico della Regione in quanto l’area ricade nel vigente Pai. Il progetto prevede interventi per 2milioni270mila euro ma la cifra potrebbe salire dopo l’aggiornamento dei prezzi visto che l’elaborato risale a oltre 6 anni fa. È un progetto esecutivo, subito cantierabile, e non dovrebbe essere un problema, dopo il via libera, trovare i finanziamenti.

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