Si è chiusa la visionaria manifestazione culturale voluta da Maurizio Vaccaro che ha portato sul palco “Troiane” e “Un altro Prometeo”,
La forza e le sfaccettature dell’animo umano incarnati nelle figure mitiche che hanno preso vita e anima grazie alla bravura degli attori su palco. A fare da sfondo una delle più suggestive location di Sicilia: il Parco botanico e geologico dell’Alcantara.
Con un caloroso abbraccio del pubblico, applausi e tanti apprezzamenti, si è chiusa Alcantara in scena, la visionaria manifestazione culturale voluta da Maurizio Vaccaro che ha portato sul palco “Troiane” e “Un altro Prometeo”, due opere straordinarie scritte e dirette dal giovane e bravo regista palermitano, Salvatore Cannova.
Due spettacoli intensi, andati in scena sulla Spiaggetta delle Gole, e all’Anfiteatro delle Muse, che hanno proiettato gli spettatori in un mondocaratterizzato dal dubbio e dalla precarietà, dove anche la guerra diventa non solo occasione per ripensare sé stessi, ma anche metafora stessa della vita.
Un punto di vista che Cannova ha portato in scena, dando vita agli interrogativi dell’uomo, alla voglia di supremazia, al dolore dei vinti.
“Gli spettacoli che abbiamo portato in scena in questo vero e proprio paradiso naturale hanno ricevuto grandissimo apprezzamento dalla critica ma soprattutto dal pubblico che, ogni sera, ha partecipato numeroso” – commenta un entusiasta Maurizio Vaccaro. “Gli spettatori, provenienti da tutta la Sicilia, ci hanno ripagato degli sforzi, confermandoci che la cultura e la bellezza sono le principali forme di marketing per il nostro territorio e che l’arte e il teatro continuano a parlare una lingua universale, capace di abbattere distanze e confini”.