Mottarone, disastro funivia, cinque famiglie sterminate - QdS

Mottarone, disastro funivia, cinque famiglie sterminate

Mottarone, disastro funivia, cinque famiglie sterminate

lunedì 24 Maggio 2021

Nella tragedia di Stresa anche un nucleo familiare calabrese. Quattordici i morti. Oggi sul posto il ministro Giovannini e il capo della Protezione civile Curcio. Indagini per omicidio colposo plurimo

E’ di quattordici morti e un bimbo sopravvissuto il tragico bilancio dell’incidente avvenuto a Stresa, in Piemonte, dove cinque famiglie sono state sterminate: una residente in Calabria, un’altra in Emilia Romagna e tre in Lombardia, anche se una di queste ultime, che abitava a Pavia, era di origini israeliane.

Oggi, mentre le forze dell’ordine stanno indagando per omicidio colposo, sul posto arriveranno il ministro Giovannini, il capo della Protezione civile Curcio, il governatore del Piemonte Cirio e il sindaco Severino.

E per la tragedia, come detto, piange anche il Sud e in particolare la Calabria: nell’elenco delle vittime c’è infatti Serena Cosentino, 27 anni, di Diamante (Cosenza): da alcuni mesi si era trasferita a Verbania dove aveva vinto un concorso come borsista di ricerca al Cnr Istituto di Ricerca sulle Acque.

Nell’incidente è morto anche il fidanzato Mohammadreza Shahaisavandi (23), iraniano.

Anche lui risultava residente a Diamante, ma viveva a Roma dove studiava.

Il ragazzo era andato a trovare la fidanzata a Verbania e insieme erano andati a fare una gita sul Mottarone. Serena aveva compiuto gli anni il 4 maggio.

Roberta Pistolato, invece, proprio ieri aveva compiuto quarant’anni, era fresca di studi in Medicina e lavorava nella Guardia medica dell’Asl di Piacenza.

Insieme al marito, Angelo Vito Gasparro, risiedevano nel Piacentino ma erano entrambi originari di Bari e la coppia si trovava in gita sul lago Maggiore proprio per festeggiare il compleanno di lei.

La famiglia in Puglia però non ha più avuto sue notizie dalle 11, quando Roberta ha inviato alla sorella l’ultimo sms dal sapore tragico: “Stiamo salendo in funivia”.

Scorrendo l’elenco delle vittime c’è poi la famiglia di origini israeliane: Amit Biran, del 1991, residente a Pavia; Tal Peleg, del 1994, anche lei residente a Pavia. Nell’elenco delle vittime c’è anche il figlioletto Tom Biran, nato a Pavia nel 2019.

La coppia aveva un altro figlio, di cinque anni, portato d’urgenza all’ospedale di Torino e sopravvissuto allo schianto.

La famiglia si era recata nella località sul Lago Maggiore per una gita.

Con loro c’erano anche i più anziani Barbara Cohen Konisky del 1950 e Itshak Cohen del 1939, nonni materni arrivati da Israele per passare le vacanze con la loro famiglia.

Silvia Malnati, 27 anni e Alessandro Merlo, di 29 erano due fidanzati di Varese.

Silvia era impiegata nel negozio di cosmetica «Kiko» a Milano. Appassionati di natura, mare e montagna, erano partiti insieme per una gita e avevano scelto la montagna che si erge tra il Lago Maggiore e il Lago d’Orta.

La quinta famiglia è quella di Vittorio Zorloni, del ’66, residente a Vedano Olona (Varese).

A bordo della funivia c’era anche Elisabetta Persanini, nata nel 1983, e il loro piccolo figlio di cinque anni, che è morto dopo essere stato trasportato a Torino.

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