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Mozione di sfiducia, Schifani: “Ne parleremo in aula martedì”

Mozione di sfiducia, Schifani: “Ne parleremo in aula martedì”

Il presidente della Regione Siciliana parla anche delle nomine Iacp: “Mantenuti impegni a livello politico”

“Io sono un tipo che si arrabbia, ma non porto rancore: mi arrabbio quando vedo che qualcosa non funziona, ma poi torno a lavorare con i miei collaboratori. La vita quotidiana di un presidente della Regione non è semplice: su questi ci soffermeremo martedì, quando parleremo in aula”. Così, in merito alla mozione di sfiducia presentata da M5S, Pd e Controcorrente, il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, durante la cerimonia per il completamento dei lavori di restauro del Castello Utveggio, a Palermo.

Martedì la mozione di sfiducia a Schifani verrà discussa a Sala d’Ercole

Martedì 2 dicembre, con convocazione di Sala d’Ercole anticipata alle 14, l’Ars discuterà la mozione di sfiducia al presidente della Regione Siciliana che lo scorso 24 novembre i gruppi di opposizione hanno depositato formalmente con le 23 firme dei deputati di Partito DemocraticoMovimento 5 Stelle e di Ismaele La Vardera.

L’intenzione dell’opposizione di portarla in aula il prima possibile è stata subito assecondata in conferenza dei capigruppo tenutasi nel tardo pomeriggio. All’ordine del giorno della capigruppo soltanto la mozione di sfiducia a Renato Schifani.

Decisione rapida e facile quella dei presidenti dei gruppi parlamentari, con i capigruppo della maggioranza che hanno subito assecondato la volontà di affrontare il dibattito sulla fiducia al presidente prima della legge di stabilità che la commissione bilancio dovrà esitare entro il 5 dicembre per una discussione generale a Sala d’Ercole programmata per il 9 dicembre.

“Su nomine Iacp mantenuti impegni assunti a livello politico”

Il governatore dell’Isola poi risponde sulle nomine Iacp. Queste le sue parole: “Abbiamo mantenuto gli impegni assunti a livello politico: non vedevo motivi per ritirare le proposte di nomina, ho manifestato la mia idea e la mia scelta assumendone la responsabilità. Mi è sembrato corretto assumere gli impegni assunti in merito alle nomine di sottogoverno”.

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