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Mr Telegram ha 100 figli, la battaglia di Pavel Durov contro l’infertilità globale

Mr Telegram ha 100 figli, la battaglia di Pavel Durov contro l’infertilità globale

(Adnkronos) – Miliardari e figli in abbondanza. Dopo Elon Musk, che ha più di una dozzina di figli, ecco anche Pavel Durov. L’ambiguo fondatore di Telegram, diffusissima app di messaggistica, ha donato il suo sperma a una clinica della fertilità privata a Mosca. La struttura nell’estate dello scorso anno aveva pubblicizzato, in conferenze, social e siti di notizie, “l’elevata compatibilità genetica” del tycoon tech e indicato un elevato compenso per le donne di età inferiore ai 37 anni che avessero accettato di sottoporsi a fertilizzazione in vitro con il suo sperma “in offerta”.  

Con i suoi cento o giù di lì figli biologici sparsi per il mondo, Durov è il caso estremo di tutti quei miliardari, valga fra tutti l’esempio di Elon Musk (padre biologico di 14 figli), che nella dispersione del loro materiale genetico hanno fatto un investimento non tanto per il loro futuro post mortem, quando per colonizzare la galassia con i propri discendenti e spargere con il loro seme anche la fede nel liberismo sfrenato e il superamento di ogni norma terrena, in nome della salvezza dell’Occidente in declino.  

La clinica ‘AltraVita’, ha scoperto il Wall Street Journal, continua a pubblicizzare il “materiale biologico” accanto a una foto del fondatore di Telegram e al logo della app. E fra l’altro è stata anche fondata dall’amico di una vita di Durov, Sergey Yakovenko.  

Durov, ha 41 anni, residenza a Dubai e già un centinaio di figli biologici in almeno 12 Paesi, oltre ai sei che ha concepito con tre madri diverse. Prima di fondare Telegram, ancora in Russia, dove è nato, aveva dato vita a Vkontakte, il social più diffuso in Russia: è stato costretto a cederne la proprietà e lasciare il Paese con cui mantiene stretti contatti. 

“Le pazienti che si sono presentate avevano tutte uno splendido aspetto. Erano istruite e in salute”, ha spiegato al Wsj un ex dottore della clinica che aveva preso in esame diverse volontarie, precisando che le partecipanti dovevano non essere sposate per evitare complicazioni legali. “Volevano un figlio da, beh, un certo tipo di uomo. Vedevano questo tipo di figura paterna come quella giusta”.  

Durov aveva scritto che aveva iniziato la sua carriera di donatore nel 2010. In un primo momento lo aveva offerto a una amica che cercava di avere un figlio. Poi, lo aveva continuato a fare anonimamente, per alleviare la scarsità sul mercato di “materiale donatore di alta qualità”. Pur avendo smesso di donare da tempo, il suo sperma congelato è sempre disponibile alla AltraVita.  

Il tycoon aveva poi reso ancora più appetibile l’offerta, precisando che i suoi figli biologici avrebbero ricevuto parte uguale della sua eredità, laddove il suo patrimonio è valutato in 17 miliardi di dollari. Oltre che Telegram, Durov è proprietario di una quantità non precisata di bitcoin che ha detto di aver acquistato nel 2013. La sua promessa aveva innescato un fiume di messaggi da presunti suoi discendenti. 

“Se riescono a confermare che condividono Dna con me, un giorno, forse tra 30 anni, avranno le carte in regola per condividere il mio patrimonio dopo la mia morte”, ha scritto. “Un mondo oscuro e distopico si sta avvicinando velocemente mentre dormiamo. Ci siamo messi su una strada diretta all’autodistruzione, morale, intellettuale, economica e infine biologica”, ha scritto Durov.