CATANIA – Un’azienda più sana dal punto di vista economico, in cui vengono pagati gli stipendi e in cui è stato ridotto sensibilmente l’arretrato fiscale. L’ex presidente di Catania Multiservizi, Alessandro Corradi, parla al Quotidiano di Sicilia dopo l’azzeramento del CdA della partecipata del Comune, in seguito alle dimissioni dei due consiglieri che ne facevano parte lo scorso ottobre. Ed è proprio da qui che parte Corradi che, in queste settimane, ha preferito rimanere in silenzio.
“Le dimissioni dei due consiglieri della Catania Multiservizi sono state inaspettate e improvvise – afferma – e non c’erano segnali in tal senso”. La vicenda, secondo l’ex amministratore della partecipata ed ex consigliere comunale, potrebbe avere a che vedere con il mancato spoil system nel sistema delle società partecipate del Comune al quale il sindaco Trantino non ha ancora dato seguito, nonostante le richieste pressanti di partiti e formazioni politiche che lo hanno sostenuto in campagna elettorale e che, adesso, ne sostengono l’azione amministrativa.
“Il sospetto – continua Corradi – è che le dimissioni potessero essere utili per le trattative in corso”. Di certo, hanno liberato una casella utile.
In ogni caso, è soddisfatto del lavoro svolto, l’ex presidente Multiservizi, certo di aver lasciato la società partecipata in condizioni migliori. “Devo dire che, quando mi sono insediato, ho trovato un’azienda in grande difficoltà economiche – dice – con alcune criticità anche per quanto riguarda il pagamento degli stipendi e con oltre 3 milioni e 700 mila euro di arretrato fiscale scaduto…

