Sarebbe stato uno shock settico iperacuto, “con un’evoluzione rapidissima” a uccidere la 39enne di Trento Zoe Anne Guaitivic e il piccolo che portava in grembo da 6 mesi.
Lo riferisce la direzione dell’ospedale Santa Chiara, dove Zoe, già mamma di due bambini, è deceduta dopo un ricovero di massima urgenza. La procura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo attualmente contro ignoti e a casa della donna sono iniziate le ricerche di possibili fonti alimentari contaminate. Non è escluso che dietro l’intossicazione possa esserci l’assunzione di formaggio a base di latte crudo.
Il latte crudo
Non sono tanti, infatti, i batteri in grado di provocare uno shock settico iperacuto, spiega al Corriere l’avvocato che assiste il fratello di Zoe. Uno di questi batteri è l’escherichia coli da latte crudo. L’autopsia sul corpo della donna è stata sospesa dopo la denuncia della famiglia, e la procedura riprenderà appena saranno depositati i necessari atti giudiziari.
La tragedia
Come riporta TrentoToday, i familiari hanno infatti deciso tramite il proprio legale di fiducia di rivolgersi alla procura per fare chiarezza su cosa sia accaduto esattamente alla 39enne dell’Alto Garda trentino, dove Zoe Anne viveva e dove è enorme lo choc per la sua morte.

