L'edificio realizzato nel 1905 su progetto dell'architetto Ernesto Basile fu distrutto nel 1959 durante il "sacco edilizio". Per la realizzazione della nuova, struttura tre milioni dalla Regione
Costruita a Palermo nel 1905 su progetto dell’architetto Ernesto Basile, Villa Deliella fu abbattuta nel 1959 – nel periodo del “sacco edilizio”, per far posto a un palazzone, mai sorto a causa dello scandalo che fece insorgere, tra gli altri, Bruno Zevi.
In quello spazio occupato per anni da un parcheggio privato, in piazza Francesco Crispi (chiamata dai palermitani piazza Croci), per iniziativa della Regione siciliana sorgerà il museo del Liberty, in omaggio a Basile, protagonista di quella corrente artistica.
“Era un impegno che avevo preso con il parlamento siciliano e con tutti i palermitani qualche giorno fa, durante l’esame della manovra finanziaria all’Assemblea regionale. Oggi, quell’impegno, è stato rispettato: abbiamo stanziato tre milioni di euro per l’istituzione del Museo regionale del Liberty – Villa Deliella e dell’itinerario dell’Art Nouveau”, annuncia il governatore Nello Musumeci, dopo il via libera della giunta alla proposta dell’assessore Alberto Samonà, che vedrà una sinergia tra gli assessorati dei Beni culturali e delle Infrastrutture.
In occasione della recente sessione finanziaria, dopo che una norma analoga presentata dal deputato Marianna Caronia (Fi) era stata stralciata, il governatore aveva espresso l’intendimento del governo di disporre nel più breve tempo possibile un atto amministrativo per avviare le procedure per la nascita del museo e di un itinerario culturale connesso.
“Oggi è un giorno particolarmente importante – sottolinea l’assessore dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà – perché si sana una ferita inferta oltre sessant’anni fa a Palermo e alla Sicilia. La decisione di far nascere il Museo del Liberty è un atto politico forte che realizza un doppio risultato: rende la giusta visibilità a uno stile architettonico che ha contrassegnato un periodo memorabile della Sicilia e risarcisce moralmente e culturalmente l’intera comunità siciliana per la violenza subita”.