Messina

Museo regionale di Messina, è scontro sugli incassi

MESSINA – Per Orazio Micali, direttore del Museo regionale di Messina, i dati su accessi e introiti nel 2023 sono stati positivi, per i deputati regionali di Sud chiama Nord si tratta di una crescita irrisoria rispetto alle grandi potenzialità. Necessarie strategie di rilancio, dicono, perché si possa annoverare tra i siti più visitati della Sicilia.

Il Museo lo scorso anno ha avuto incassi complessivi di biglietteria pari a 104.280 euro, con 16.636 paganti, su un totale di 33.370 visitatori. Il 2017 rappresenta l’anno di riferimento prevalente tra gli altri in quanto fu quello di apertura del nuovo Museo, dopo oltre trent’anni di attesa. “Incasso totale, visitatori paganti e gratuiti rappresentavano i dati più alti di sempre – si legge in una nota del direttore -. Il 2019 è stato l’ultimo anno prima della pandemia. Il 2022 è stato l’anno della riapertura”.

Secondo Sud chiama Nord modesto l’aumento degli ingressi

Rispetto al 2017 gli incassi sono superiori di oltre il 29% corrispondenti al 42,80% di visitatori paganti in più. Con riferimento al 2019 gli incassi sono stati maggiori di poco più che il 41% corrispondenti a oltre il 58% di visitatori paganti e poco più del 40% del totale di accessi. Rispetto al 2022, primo anno post pandemia, i dati finali del 2023 sono di un +67,14% di incassi; +50,55% di visitatori paganti; +43,29% del totale di accessi. “I confronti con gli anni precedenti rivelano un modesto aumento di ingressi, nonostante l’incremento generale del turismo nella città”.

È quanto affermano invece i deputati del gruppo all’Ars di Sud chiama Nord. In particolare si soffermano ai 33.370 visitatori del 2023 rispetto ai 33.058 del 2017, in sostanza solo 312 in più. Questo fa sollevare dei dubbi sulla capacità del MuMe di essere attrattore rispetto ad altre strutture culturali della Regione.

“La decisione del MuMe di non diventare partner istituzionale dell’evento Meet Tourism Messina, nonostante rappresentasse un’opportunità unica di promozione, – scrivono i deputati – è un ulteriore motivo di preoccupazione”. I parlamentari chiedono al governo regionale se è previsto un intervento per affrontare le criticità evidenziate e quali iniziative intende intraprendere per migliorare le politiche di comunicazione del MuMe e sviluppare strategie di crescita.

“Manca chiaramente una strategia di promozione”

“È assurdo constatare, – evidenzia il deputato Giuseppe Lombardo, – che il Museo regionale di Messina, che custodisce opere di inestimabile pregio e valore artistico, dal Caravaggio ad Antonello, non riesca a decollare come dovrebbe. Manca chiaramente una strategia di promozione e valorizzazione adeguata, e questo è inaccettabile. Dobbiamo intervenire – conclude Lombardo -, per sbloccare il potenziale di questa istituzione e garantire che possa contribuire pienamente alla crescita culturale e turistica della città e della Regione.”

Per il direttore Micali i dati sono comunque in crescita

Il direttore Micali evidenzia i dati che sono comunque in crescita e ribadisce che parte del risultato in termini di introiti e di accessi, si deve ad una strategia che è stata messa in campo aprendo il Museo a nuove esperienze ed iniziative, dalle mostre tematiche (Seguendo Caravaggio, Terremoto 1908) alle rappresentazioni teatrali, alla collaborazione con Università e scuole.

L’incasso medio giornaliero di biglietteria delle mostre gestita in house è di oltre il 35% in più rispetto a quello della biglietteria in concessione alla società Aditus. Anche gli introiti accessori derivanti da concessioni d’uso occasionali sono aumentati. Sommando gli incassi di biglietteria con quello degli eventi abbiamo nel 2023 un introio complessivo di 121 mila 461 euro.

“I dati sugli introiti quantificano solo la parte economica dell’attività 2023 – dice Micali -, nell’anno appena trascorso il Museo ha ospitato e svolto molteplici attività di rilievo tra cui il partenariato con Naxoslegge, il concerto di archi e arpa nella ricorrenza del Giorno della Memoria; le produzioni teatrali ‘La ricerca del patrimonio sepolto’ in onore e memoria di Antonino Salinas, e ‘La tenacia di Maria’ dedicato alla figura di Maria Accascina; la quarta edizione del Premio Adolfo Celi, la rassegna teatrale ‘La Parola Nuda’ la stagione teatrale Clan degli Attori”.

Nel report Micali ricorda anche i finanziamenti ottenuti per la riqualificazione e valorizzazione del patrimonio edile e storico artistico con interventi in corso di esecuzione, tra questi un milione 160mila euro dal Po Fesr per la manutenzione dei prospetti e un milione 190mila euro dal Pnrr (unico museo del meridione) per l’eliminazione delle barriere fisiche e cognitive.