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Musica, Franco Battiato celebrato dalla Biennale di Venezia: l’iniziativa

Musica, Franco Battiato celebrato dalla Biennale di Venezia: l’iniziativa

Secondo Pietrangelo Buttafuoco, presidente della Biennale di Venezia, “è un incedere felice dell’amore, un’idea festosa e di pienezza, ecco cos’è la poetica di Franco Battiato”

La Biennale di Venezia rende omaggio a Franco Battiato nel suo ottantesimo anniversario della nascita con “Arcipelago Battiato”, progetto musicale e multimediale in programma lunedì 17 e martedì 18 novembre al Teatro alle Tese dell’Arsenale. L’iniziativa, promossa dall’Archivio Storico della Biennale di Venezia – Centro Internazionale della Ricerca sulle Arti Contemporanee, in collaborazione con la casa editrice SZ Sugar, trasforma lo spazio cinquecentesco in un vero e proprio arcipelago di musica, sperimentazione e suggestioni visive, celebrando il compositore filosofo che ha rivoluzionato la musica italiana con il suo stile unico e la sua ricerca costante tra elettronica, classica e pop.

L’iniziativa dedicata a Franco Battiato

Concepito come una narrazione in musica che si snoda attraverso isole-palcoscenico disseminate del Teatro alle Tese, “Arcipelago Battiato” ripropone i materiali del musicista in una nuova forma, con trascrizioni, arrangiamenti e rielaborazioni dei compositori Leonardo Marino e Michele Tadini, che cura anche la tessitura elettronica e la proiezione del suono insieme a Thierry Coduys. In scena: Malika Ayane, autrice e interprete dalla vocalità duttile, capace di spaziare attraverso i generi, accompagnata da Leonardo Marino al pianoforte e alle tastiere, Flavio Virzi alla chitarra, Simone Beneventi alle percussioni, Silvia Mandolini al violino, Elide Sulsenti al violoncello, e con il polistrumentista Diego Ronzio. A firmare scene e regia sono Antonello Pocetti e Antonino Viola.

Tadini: “Una sperimentazione, la sua, a cui questo Arcipelago Battiato vuole essere un sincero omaggio”

Spiega Michele Tadini: “In tutti i lavori di trascrizione, arrangiamento e ricomposizione si deve sempre avere ben chiara l’origine e il senso dei brani: come non tradirli, come rispettarli, come capirne l’essenza. Ma anche come riuscire a fare proprio il materiale, come svilupparlo, come permettersi di creare – ancora. È stata una scrittura a scatti, per avanzamenti repentini; fiumi di note si sono riversati sulla partitura, alternandosi alla creazione elettronica che nasce dalle registrazioni della voce straordinaria di Malika Ayane. Con Leonardo Marino c’è stata da subito una grande sintonia. La forma finale nasce da tutti i nostri incontri. Il lavoro sulla parte elettronica con Thierry Coduys ha poi contribuito a rimettere in gioco l’aspetto evocativo – fondamentale – legato alle storie musicali di Franco Battiato, artista che ha percorso più strade senza mai abbandonare la sperimentazione. Una sperimentazione, la sua, a cui questo ‘Arcipelago Battiato’ vuole essere un sincero omaggio”.

Buttafuoco: “La poetica di Battiato è un incedere felice dell’amore”

Secondo Pietrangelo Buttafuoco, presidente della Biennale di Venezia, “è un incedere felice dell’amore, un’idea festosa e di pienezza, ecco cos’è la poetica di Franco Battiato”.

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