Musumeci, “Emergenza, in Sicilia shock da guerra” - QdS

Musumeci, “Emergenza, in Sicilia shock da guerra”

Musumeci, “Emergenza, in Sicilia shock da guerra”

martedì 31 Marzo 2020

Il presidente della Regione ha riferito al Parlamento siciliano: “Gravi effetti su economia, non ne conosciamo i contorni”. Armao, "In Sicilia particolarmente colpiti i trasporti, il turismo, il settore alberghiero e il commercio al dettaglio"

La maggioranza tenta di mantenere bassi i toni delle polemiche sollevate dall’opposizione e il presidente della Regione, Musumeci, ha deciso di relazionare il Parlamento sulla situazione sanitaria ed economica.

L’opposizione aveva infatti attaccato il presidente della Regione perché ancora non sono stati erogati gli stanziamenti annunciati per evitare la crisi sociale. Nello Dipasquale, deputato segretario Pd all’Ars, ha inviato una nota al governatore stigmatizzando questa lentezza.

“Non bastano certamente gli annunci a contenere il peso della grave crisi economica e sociale che rischia di esplodere nell’Isola, eppure, a quattro giorni dai proclami del presidente della Regione ai microfoni dei Tg nazionali, non c’è ancora traccia di delibere né di impegni di spesa che garantiscano l’effettiva erogazione dei 100 milioni promessi ai Comuni siciliani- ha scritto Dipasquale – In queste ore è già stato accreditato il 66% delle somme del Governo nazionale destinate ai Comuni per le famiglie meno abbienti, ma senza una concertazione Stato-Regione ogni sforzo per contenere il pericoloso scenario della recessione economica, rischia di essere vano”.

Anche Claudio Barone segretario regionale della Uil chiede che si faccia presto per la cassa integrazione. “L’assessorato regionale al Lavoro deve quindi rendere disponibili alle aziende i moduli per presentare le domande. Ieri pomeriggio il presidente Musumeci è quindi intervenuto in Aula, riferendo che finalmente lo Stato ha cominciato a consegnare il materiale di protezione, aggiungendo che anche la Regione si è attivata in tal senso, comprendendo bene che “non si può andare in guerra con la fionda”.

Il presidente ha fatto il punto della situazione spiegando che il censimento dei rientrati ha registrato fino ad oggi 42 mila persone, di cui 15 mila si sono iscritte alla applicazione creata per loro. “Ad oggi – ha detto il governatore – il maggior numero dei casi positivi riguarda un cluster limitato, il monitoraggio prosegue e deve proseguire per almeno i prossimi 14 giorni”.

Sull’emergenza economica ha detto che già la Sicilia si trovava con un rilevante indebitamento ed ora si trova ad affrontare una crisi “di guerra” e che gli strascichi di questa crisi si trascineranno per diversi anni. Musumeci ha aggiunto che l’intenzione del governo è di redigere il piano economico di ripresa con il contributo di tutte le altre forze politiche.

In merito agli interventi finanziari di sostegno, Musumeci ha detto che la maggiorparte saranno garantiti da una veloce approvazione del bilancio di previsione del 2020 e che una legge di stabilità basata sugli interventi a sostegno dell’emergenza rappresenta una esigenza imprescindibile. Il presidente della Regione ha detto infine di voler ritirare il ddl di stabilità precedente e che nei prossimi giorni ne verrà presentato uno aggiornato all’emergenza. In merito alle risorse ai bisognosi il Governatore ha ribadito che la norma è già stata pubblicata in Gurs e che le risorse verranno erogate gradualmente ai comuni ma già la prima tranche potrebbe essere erogata entro la prossima settimana. I soldi andranno solo a coloro che non hanno alcun tipo di reddito e servirà solo per assistenza alimentare e farmaceutica.

Armao, shock reale per l’economia siciliana

“Mentre dieci anni fa lo scoppio della crisi originò dalla finanza, oggi la natura dello shock è di tipo reale: i blocchi alle attività e le quarantene. In questa prima fase sta colpendo soprattutto i servizi, la fetta più importante del valore aggiunto nei paesi avanzati, con più occupati rispetto alla manifattura e dove le vendite perse difficilmente possono essere recuperate. La natura reale e globale di una crisi che parte dai servizi comporta effetti moltiplicativi molto pesanti legati agli scambi internazionali, rendendo la riduzione di attività particolarmente intensa”.

E’ quanto si legge nella relazione che l’assessore regionale all’Economia, Gaetano Armao, ha consegnato all’Assemblea regionale siciliana.

“Nell’economia regionale i settori particolarmente colpiti risultano i trasporti, il turismo, il settore alberghiero ed il commercio al dettaglio – scrive Armao – ma il perdurare delle misure di contrasto al virus stanno progressivamente, estendendo a tutti i settori sottoposti al vincolo di chiusura gli effetti recessivi”.

Per Armao “questa prospettiva impone da un lato di approvare in tempi brevi un bilancio e una legge di stabilità proiettata all’emergenza, ma sopratutto di approntare a livello regionale e concordare a livello nazionale massicce misure di supporto alla domanda e di iniezione di liquidità”.

“Il governo regionale, com’è ha precisato, è già al lavoro su questa prospettiva ed aperto ad ogni interlocuzione per offrire ai siciliani l’attenzione e le risposte che questa drammatica vicenda impone”, sottolinea l’assessore.

Raffaella Pessina

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