La campagna elettorale del governatore Nello Musumeci parte oggi dal centro fieristico Le Ciminiere di Catania, la sua terra, dove tutta la sua giunta e “Diventerà Bellissima”, il suo partito, si è riunito.
Un incontro dove, si legge, si presentano i “4 anni per la Sicilia: il racconto del nostro lavoro, i progetti per il futuro. Quello che è stato fatto, quello che si poteva fare, il tutto con uno sguardo al futuro.
«Musumeci è candidato, è ricandidato. Ma non è una novità, non è una notizia. Per me il tema non esiste. Sono convinto che il centrodestra rimarrà unito. Stasera abbiamo sciolto l’incantesimo, il presidente della regione sta lavorando a preparare le liste delle prossime regionali, vorrò vincere per me e per i partiti della mia coalizione», ha aggiunto. In Sicilia si voterà nell’autunno del 2022.
E sui vaccini: “Quanti morti dovranno esserci affinché il mondo si convinca che al vaccino non esiste alternativa? L’obbligo vaccinale è una necessità“.
«Un autorevole esponente della mia coalizione qualche giorno fa ha detto che io considero un cancro i partiti: io sono cresciuto in un partito. No, io non considero un cancro i partiti, ma la partitocrazia. Quando i partiti considero di occupare lo spazio istituzionali, lì c’è un cancro. A governare ci pensano gli assessori, e i partiti quando vogliono facciano valere le loro visioni attraverso gli assessori. Questo presidente la giacca non se la fa tirare da nessuno, tranquilli. Lo sappiano gli altri, abbiamo messo alla porta mafiosi, gli affaristi, i lobbisti in questi quattro anni: non ci cercano più, perché sanno che li accompagnamo alla Procura», ha detto Musumeci, riferendosi alle affermazioni fatte qualche giorno fa dal presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè.
“Ma stavolta guardategli in bocca i frutti; sia la Ragione col suo carico di effetti vitali e paragoni tra ieri e oggi a guidare il vostro decidere. Sia il Governatore dei Fatti, non l’Incantatore dei Serpenti a farvi scegliere. A sceglierlo, oppure no. Intanto, andate a vedere. Di persona. Andate a sentirlo. Non accettate racconti terzi, i sentito dire. Ascoltatelo. Che ha da dire. Anche con carta e penna in mano; o con le note dei vostri smartphone, come oggi si fa. Capirete meglio. Forse tutto”, si legge sulla pagina Facebook di Diventerà Bellissima.

