Da Ulisse a Colombo, la storia insegna che affrontare un viaggio, qualsiasi fosse la motivazione che spingeva a farlo, era una prerogativa prettamente maschile. Oggi non è più così
Da Ulisse a Colombo, da Enea a Polo e, in tempi più recenti, a Garibaldi, la storia insegna che affrontare un viaggio, qualsiasi fosse la motivazione che spingeva a farlo, era una prerogativa prettamente maschile. Oggi non è più così: a prescindere della maggiore fattibilità degli spostamenti, a fare le valigie per inseguire un obiettivo sono anche le donne. È così che da Serradifalco (Cl) a Padova, passando per Parma, Nadia Macrì ha trovato il proprio posto nel mondo. Per ora.
Nadia, raccontaci un po’ la tua storia.
“Vivo a Padova adesso. Sono partita dalla triennale in biologia che ho frequentato a Caltanissetta proseguendo il mio percorso di formazione a Parma, conseguendo la laurea magistrale in biologia e applicazioni biomediche. Grazie alla borsa di studio finanziata dalla Fondazio…