Nas sequestrano trentaduemila uova irregolari - QdS

Nas sequestrano trentaduemila uova irregolari

redazione

Nas sequestrano trentaduemila uova irregolari

lunedì 28 Ottobre 2019

Ma anche quattromilaseicento galline ovaiole e trenta tonnellate di mangimi non regolari in nove aziende distribuite su tutto il territorio nazionale. Anche il sovraffollamento alla base del sequestro

Nove aziende e trentaduemila uova irregolari sono state sequestrate dai Nas in tutta Italia nell’ambito di un’operazione per la sicurezza della filiera delle uova.

Nel mese di settembre, individuato quale periodo di aumento della richiesta di prodotti a base di uova da parte del settore dolciario industriale ed artigianale, spiegano i carabinieri dei Nas in una nota, il dispositivo di controllo posto in campo ha consentito la verifica di 373 obiettivi che hanno determinato l’accertamento di irregolarità in 66 casi, pari al 18% del totale.

Tra le criticità riscontrate, sono state rilevate situazioni di sovraffollamento nella stabulazione degli animali, mangimi in cattivo stato di conservazione, uova vendute per qualità diverse da quelle possedute, prive di tracciabilità o con stampigliature fuorvianti, detenute in condizioni e ambienti non idonei, in alcuni casi in strutture abusive.

Le violazioni hanno determinato il sequestro di oltre trentaduemila uova, quattromilaseicento galline ovaiole e trenta tonnellate di mangimi non regolari, per un valore commerciale di circa 185 mila euro.

Nel corso delle attività, affermano i Nas, è stato constatato l’uso di depositi e strutture di imballaggio uova risultati non censiti, ambienti mancanti dei minimi requisiti sanitari, strutturali e di sicurezza per i lavoratori,che hanno comportato l’applicazione di provvedimenti di chiusura o sospensione dell’attività nei confronti di nove aziende di allevamento, lavorazione e logistica, il cui valore economico ammonta ad oltre due milioni di euro.

Complessivamente, sono state contestate 101 violazioni amministrative e penali, per un ammontare di centotrentamila euro, deferendo all’Autorità Giudiziaria sette operatori del settore, ritenuti responsabili di maltrattamento di animali e frode in commercio.

Nel corso degli interventi ispettivi, sono stati inoltre eseguiti 133 campioni di uova, prodotti derivati e matrici ambientali, al fine di accertare l’eventuale impiego di sostanze non consentite, non solo in riferimento a disinfestanti e insetticidi, ma anche all’uso indiscriminato di antibiotici e medicinali, nonché alla corretta somministrazione di alimenti zootecnici e dell’acqua.

Gli esiti delle analisi di laboratorio finora pervenuti, pari al 30% dei reperti eseguiti nell’ambito del monitoraggio, non hanno evidenziato irregolarità.

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