Roma, 1 ott. (askanews) – Renaissance Fusion, start-up francese impegnata nella ricerca e sviluppo di un reattore di fusione nucleare Stellarator (alternativo al Tokamak) annuncia l’acquisizione della società italiana Phymtech srl, che opererà come Renaissance Fusion Italia.
Fondato e diretto dal fisico italiano Francesco Volpe nel 2020, il gruppo Renaissance Fusion, con i suoi 100 dipendenti e 60 milioni di euro di fondi pubblici e privati, concretizza la sua prima espansione oltre i confini francesi.
“La formidabile filiera italiana è un’opportunità per noi, e noi lo siamo per lei e per il Paese. Ci inseriamo in un ecosistema fusionistico forte, con l’ambizione di costruire una centrale a fusione, partendo da zero o convertendo e valorizzando siti dismessi di centrali fossili o nucleari. Inoltre, creiamo opportunità: portiamo la nostra tecnologia Stellarator in un Paese tradizionalmente impegnato sul Tokamak, offriamo sbocchi lavorativi ai talenti scientifici italiani e ricadute tecnologiche con gli spin-off”, spiega Volpe.
Phymtech srl è una società di modellazione matematica in ambito fisico-medico con sede a San Giuliano Terme, alle porte di Pisa, fondata nel 2012 da Francesco Ceccherini e Laura Galeotti, fisici dei plasmi con 20 anni di esperienza maturata negli Stati Uniti, nell’ambito della fusione nucleare.
Oltre a portare avanti la ricerca in ambiti strategici del progetto Stellarator di Renaissance Fusion, quali plasma heating and fueling, Ceccherini e Galeotti collaboreranno allo sviluppo della filiale italiana. Francesco Volpe assume la carica di presidente di Renaissance Fusion Italia, mentre l’attuale direttore operativo del gruppo, Diego Cammarano, lascia l’incarico in Francia per ricoprire il ruolo di direttore generale delegato della filiale italiana.
“Dopo aver lasciato l’Italia nel 2017 per lavorare all’estero, è per me un motivo d’orgoglio restituire al paese che mi ha formato qualcosa di importante. Mi riferisco alle opportunità professionali per i giovani laureati, che in questo modo avranno la possibilità di restare nel loro paese e contribuire ad un progetto fondamentale per il nostro futuro energetico. È anche un segnale forte di crescita per il gruppo Renaissance Fusion”, spiega Cammarano.
L’ambizione è di assumere una ventina di collaboratori entro la fine del 2026 (profili ricercati: ingegneri e fisici) e di lanciare una serie di partnership con università e centri di ricerca di varie città italiane, a partire proprio da Pisa.
“L’Italia è pronta per la fusione nucleare e le sue ricadute tecnologiche. E’ dunque energizzante cominciare questa avventura con queste due parole (fusione e Italia), più una terza che amo molto (Rinascimento), tutte riunite nello stesso nome: Renaissance Fusion Italia. Lo diciamo un po’ in inglese, un po’ in italiano, perché abbiamo ambizioni globali per il Made in Italy fusionistico”.
Diego Cammarano è entrato a far parte di Renaissance Fusion come primo dipendente nel marzo 2021 e dall’anno successivo ha ricoperto il ruolo di Direttore operativo. In precedenza, aveva lavorato su diversi progetti medici presso Dasit spa e IBA. Cammarano ha conseguito un MBA presso l’ESMT di Berlino, un Master in Ingegneria nucleare presso il Politecnico di Milano e un Master in Ingegneria industriale presso l’École Centrale Paris.
Renaissance Fusion è un’azienda di ricerca e sviluppo che ha come obiettivo la progettazione, la costruzione e la commercializzazione di una reattore a fusione nucleare, basato sulle tecnologie Stellarator, superconduttori ad alta temperatura (HTS) e metallo liquido. La fusione è il processo in cui il sole e tutte le stelle creano energia. Per questo il loro slogan è ‘We’re building a super-star on Earth’.
Presentata nel luglio del 2019 a un evento a New York e a una conferenza a Milano, Renaissance Fusion è nata nel luglio 2020 su iniziativa del fisico italiano Francesco Volpe, affiancato da Martin Kupp, docente universitario in discipline economiche. La sede è a Grenoble, città che ospita laboratori di ricerca di livello internazionale di altissimo livello, come il Sincrotrone Esrf.
Nel giro di un solo anno la start-up ha depositato 11 famiglie di brevetti su superconduttori ad alta temperatura e metalli liquidi, due elementi chiave del progetto di reattore a fusione nucleare di Renaissance Fusion.
Nel corso dei suoi primi cinque anni di attività, la società è cresciuta esponenzialmente. Oggi conta un centinaio di dipendenti, di 24 nazionalità, e ha raccolto oltre 60 milioni di euro, tra cui 15,5 milioni di euro da fondi ‘venture capital’ europei e americani nel maggio 2022, una sovvenzione di 10 milioni di euro per ‘reattori nucleari innovativi’ da parte di BPI France nel novembre 2023, e 32 milioni di euro di finanziamento di serie A1 a dicembre 2024.

