PALERMO – Dopo l’approvazione dell’elenco provvisorio dei progetti inseriti nell’avviso 3.5.1-02 “interventi di supporto alla nascita di nuove imprese sia attraverso incentivi diretti, sia attraverso l’offerta di servizi, sia attraverso interventi di micro-finanza. Aiuti alle imprese in fase di avviamento in de minimis”, è stato pubblicato l’elenco delle operazioni non ammesse. Ben 97 aziende hanno visto rifiutare la richiesta presentata.
In molti casi si tratta dell’assenza di parte della documentazione richiesta, altre volte le imprese non erano tra quelle ammissibili, secondo il codice Ateco a cui si è fatto riferimento nella domanda, altre non hanno presentato la documentazione entro i termini stabiliti. In molte, poi, non hanno fornito risposta all’amministrazione quando ha fatto richiesta di integrazione alla documentazione presentata. Alcune imprese, che hanno presentato controdeduzioni all’elenco provvisorio, ne hanno presentato di insufficienti o in ritardo rispetto al termine di 10 giorni previsto dal bando.
Una occasione persa, per queste aziende: il bando, che mette a disposizione 20 milioni di euro, prevede agevolazioni sotto forma di contributo in conto capitale alle piccole imprese di nuova costituzione. Tra i progetti che hanno ricevuto parere positivo, sono stati agevolati quelli realizzati negli ambiti tematici della strategia regionale dell’innovazione per la specializzazione intelligente. Altri settori privilegiati, quelli manifatturieri e quelli emergenti collegati alle sfide europee: culturale e creativo, nuove forme di turismo, servizi innovativi collegati all’ invecchiamento della popolazione, cure sanitarie, eco-innovazione ed economia a bassa intensità di carbonio, compreso il riciclaggio dei rifiuti.
Hanno potuto presentare domanda le piccole imprese di “nuova costituzione”, incluse quelle non soggette all’obbligo di iscrizione al registro delle imprese, che hanno potuto richiedere un contributo massimo che va da 30 mila a 250 mila euro. L’obiettivo verrà attuato mediante concessione di agevolazioni sotto forma di contributo in conto capitale alle piccole imprese in fase di avviamento, realizzato e localizzato nel territorio regionale siciliano.
Caratteristiche imprescindibili, la regolarità dei pagamenti dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori o essere in possesso del Durc, il documento unico di regolarità contributiva. Altro elemento fondamentale: le imprese ammesse infatti sono in regola con la normativa antimafia e posseggono la capacità economico-finanziaria in relazione al progetto da realizzare. Ancora, l’impresa non doveva essere stata destinataria, nei 3 anni precedenti alla data di pubblicazione dell’Avviso, di procedimenti amministrativi connessi ad atti di revoca per violazione del divieto di distrazione dei beni, per violazione dell’obbligo di mantenimento dell’unità produttiva localizzata in Sicilia, per accertata grave negligenza nella realizzazione dell’investimento o nel mancato raggiungimento degli obiettivi prefissati dall’iniziativa.
Nella proposta progettuale sono stati illustrati nel dettaglio le varie fasi del progetto d’investimento, compresa quella realizzativa del risultato finale da conseguire, in un cronoprogramma con indicazione dei mesi necessari per la conclusione dell’intervento a partire dalla data di avvio. Oltre ai tempi, il progetto ha descritto le modalità di realizzazione, finanziarie e gestionali dell’investimento e il programma di utilizzo dei risultati, tali da garantire il pieno conseguimento degli obiettivi prefissati.

