A causa dei danni di immagine relativi alla vicenda del naufragio di Porticello, è stato chiesto un maxi-risarcimento dalla ditta che ha costruito l'imbarcazione
A causa dei danni di immagine relativi alla vicenda del naufragio di Porticello (che è costato la vita a sette persone), è stato chiesto un maxi risarcimento da parte dei costruttori del Bayesian, l’imbarcazione finita sotto gli occhi dei media di tutto il mondo.
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Secondo quanto emerso, la richiesta avanzata da “The Italian Sea Group” di Giovanni Costantino sarebbe pari a 222 milioni di euro.
Bayesian, costruttore chiede i danni di immagine
Guidata dall’imprenditore Giovanni Costantino, la “The Italian Sea Group” ha avanzato al Tribunale di Termini Imerese una richiesta di ben 222 milioni di euro per i danni di immagine a seguito del naufragio del Bayesian a Porticello (Palermo). La società italiana, infatti, nel 2008 costruì il veliero lungo 56 metri che nelle scorse settimane è stato al centro della cronaca mondiale.
Naufragio Bayesian a Palermo, la ricostruzione
Nel naufragio hanno perso la vita 7 persone: il magnate Mike Lynch e la figlia 18enne Hannah, il presidente della Morgan Stanley International Jonathan Bloomer e la moglie Anne Elizabeth, il legale Chris Morvillo e la moglie Nada e il cuoco Recaldo Thomas.
Sono tre gli indagati per omicidio plurimo colposo e naufragio colposo: il comandante James Cutfield, che nel corso del primo interrogatorio si è avvalso della facoltà di non rispondere, l’ufficiale di macchine Tim Parker Eaton e il marinaio Matthew Griffith. L’ipotesi è che dietro la tragedia possa esserci stata una serie di errori umani, oltre al maltempo che sicuramente ha contribuito all’affondamento dell’imbarcazione.