Naufragio Palermo: chi sono le vittime e il punto sulle indagini

Naufragio di Porticello, trovati i corpi è tempo di indagini: le vittime e i punti oscuri della strage

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Naufragio di Porticello, trovati i corpi è tempo di indagini: le vittime e i punti oscuri della strage

Redazione  |
venerdì 23 Agosto 2024

Individuate tutte le salme, l'attenzione è interamente rivolta alla ricostruzione della tragica vicenda al largo della Sicilia.

Il magnate Mike Lynch e la figlia Hannah, il suo avvocato Chris Morvillo assieme alla moglie Nada, il presidente di Morgan Stanley International Jonathan Bloomer e la moglie Judith, e il cuoco di bordo Recaldo Thomas (il primo a essere ritrovato). Sono queste le 7 vittime del naufragio avvenuto al largo di Porticello (Palermo) lo scorso lunedì e che si trovavano a bordo dello yacht Bayesian, affondato.

Una tragedia che ricorda molto da vicino quello della Costa Concordia, non molti anni fa. E con altrettanti punti oscuri. Individuato il corpo dell’ultimo disperso, la 18enne Hannah Lynch, inizia un’operazione ancora più difficile di quella del ritrovamento delle salme: la ricerca della verità. La Procura di Termini Imerese ha aperto un’inchiesta per naufragio e omicidio plurimo colposo per far luce sulle tante cose che non tornano sulla vicenda.

Naufragio Palermo, cosa è successo e chi sono le vittime

Lunedì 19 agosto la Sicilia si è svegliata dopo una notte segnata dal maltempo, soprattutto nel Palermitano e nel Messinese, e con una terribile notizia. Una nave affondata a Porticello, Santa Flavia. La conseguenza di una tromba d’aria e di una tempesta estiva, che ha fatto culminare il viaggio di uno yacht in tragedia.

Se ad attirare l’attenzione di tutto il mondo c’è naturalmente la dimensione della tragedia – 7 le vittime – e la notorietà di alcuni dei personaggi a bordo (tra cui il magnate Mike Lynch), non meno d’interesse sono i punti oscuri sulla dinamica dell’accaduto. Il maltempo è stato determinante, sì, ma dietro ci sono anche errori umani? Questo è ciò che dovrà chiarire l’indagine aperta dalla Procura di Termini Imerese, con il supporto operativo della Guardia Costiera e delle autorità preposte.

Nel frattempo, a Palermo – ma anche nei Paesi d’origine delle vittime, tutte straniere – è il tempo del dolore: nel naufragio hanno perso la vita 7 persone. Tra di loro due magnati: Mike Lynch, imprenditore informatico e fondatore di Automation; e Jonathan Bloomer, presidente della Morgan Stanley International. Nella lista delle vittime ci sono anche la moglie di Bloomer, Anne Elizabeth Judith, e la coppia formata dall’avvocato Chris Morvillo e dalla moglie Neda, disegnatrice di gioielli.

Naufragio di Porticello (Palermo), 7 vittime: chi sono i sopravvissuti

Sul Bayesian, al momento del naufragio, c’erano più di 20 persone. Sette hanno perso la vita, gli altri sono miracolosamente sopravvissuti. Tra loro c’è la piccola Sophie, di poco più di un anno, salvata dalla tempesta e viva, così come i genitori Charlotte Golunski e James Emsilie. La moglie di Lynch, Angela Bacares, è anche lei sopravvissuta, anche se ha perso marito e figlia nella tragedia. Salvati anche Sasha Murray, 29 anni irlandese; Myin Htun Kyaw, 39 anni, del Myanmar; Matthew Griffith, capitano della nave, di nazionalità francese; James Catfield 51 anni, della Nuova Zelanda; e gli inglesi Ayla Ronald, 36 anni, e Matthew Fletcher, 41 anni.

L’inchiesta

La Procura di Termini Imerese indaga per naufragio e omicidio plurimo colposo. Al momento non ci sono indagati. Negli scorsi giorni, il comandante dell’imbarcazione – James Catfield – è stato interrogato per diverse ore dagli inquirenti, ma non risulta indagato.

I magistrati sono al lavoro sulle immagini dello scafo, ritrovato a 50 metri di profondità. Il veliero si sarebbe appoggiato sul fianco destro, dopo essere affondato di prua. L’obiettivo è scoprire come quello yacht super costoso considerato un “gioiello” della marineria possa essere affondato. Ci sono 16 minuti da ricostruire, da quando la barca ha “scarrocciato” fino all’affondamento. A supporto degli inquirenti, oltre alle testimonianze dei sopravvissuti, c’è anche una serie di immagini dal luogo della tragedia.

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L’ipotesi dell’errore umano

Ad attirare l’attenzione dei sub nelle fasi immediatamente successive al naufragio e all’avvio delle ricerche dei dispersi è stata anche la deriva mobile dell’imbarcazione, parzialmente sollevata. Il sollevamento della deriva potrebbe avere in qualche modo favorito il repentino affondamento dello yacht: per questo, gli inquirenti indagano anche sulla pista dei possibili errori umani dietro la tragedia.

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