SIRACUSA – Eccezionale rinvenimento da parte della Soprintendenza del Mare di un sito archeologico sommerso nel fondale marino antistante Ognina. è stata individuata una nave oneraria, ovvero un’imbarcazione adibita a traffici commerciali, contenente un ingente carico di ceramiche da mensa di epoca tardo antica. L’importante scoperta è avvenuta nel corso di alcune immersioni subacquee di esplorazione e documentazione storica autorizzate e coordinate dalla Sopmare. Il relitto, stato rinvenuto ad una profondità di circa 75 metri, si trova posizionato in un vasto areale caratterizzato da un fondale prevalentemente pianeggiante costituito dasabbia mista a fanghiglia. I due ritrovamenti, che rappresentano espressione di una ceramica da mensa priva di colore (acroma), farebbero pensare ad un insieme di ceramiche di origine africana databili intorno al IV sec d.C.; va valutata, però , la possibilità che si tratti di una produzione locale di ceramiche da mensa, cosa che sarebbe attestata da fornaci presenti nel siracusano intorno al VI sec d.C. La brocchetta monoansata rappresentava un bollitore a forma di campana e fondo convesso da posizionare sulla brace con la funzione di riscaldare i liquidi; un centro di fabbricazione di questa particolare forma, che presenta forti influssi bizantini,è stato riscontrato in Africa del Nord, in Tripolitania e in Tunisia. La ciotola ha forma emisferica e un piccolo piede sul quale si innestano due ansefortemente corrose dalla permanenza a mare. La localizzazione pone il relitto lungo la direttrice di uno dei due cavi elettrici che, nel 1912, sono stati messi in posa sul fondale dalla ditta Pirelli su commissione del Governo italiano per collegare la Sicilia alla Libia con i due rispettivi approdi finali a Tripoli e Bengasi.
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di Redazione
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