Nei villaggi costieri ritorna il caos estivo, ma adesso le promesse non bastano più - QdS

Nei villaggi costieri ritorna il caos estivo, ma adesso le promesse non bastano più

Nei villaggi costieri ritorna il caos estivo, ma adesso le promesse non bastano più

martedì 07 Maggio 2019

Amministrazione comunale e VI Circoscrizione al lavoro su potenziali soluzioni ai vari problemi. Necessario intervenire su vie d’accesso e collegamenti con le località della zona Nord

MESSINA – I villaggi costieri non riescono più a reggere l’assalto di turisti e messinesi che proprio lì si trasferiscono, durante i mesi estivi, per trascorrere le vacanze. I residenti delle località della zona Nord, come Torre Faro, San Saba, Rodia, Ortoliuzzo, da luglio a settembre passano da poche centinaia a molte migliaia, ma le vie di accesso e le strade di collegamento con la Statale negli anni non si sono adeguate alle cresciute esigenze.

Per alcuni centri come Torre Faro, l’Amministrazione comunale e il Consiglio della VI Circoscrizione stanno cercando una soluzione, tenendo conto dalla conformazione del villaggio che non consente la realizzazione di arterie alternative, quindi si sta pensando all’adozione di modifiche della viabilità, all’istituzione di Zone a traffico limitato o di isole pedonali, ad aree destinate a parcheggi. Ci sono poi degli interventi dal costo minimo che potrebbero essere effettuati e che riguardano strade pubbliche ma chiuse da muri o cancelli come fossero private, e non si sa perché finora non siano stati presi in considerazione.

Intanto durante i fine settimana il villaggio è già nel caos, con motorini e auto che bloccano le piccole strade di accesso, impedendo il passaggio anche ai mezzi di soccorso e con i vigili urbani non sempre in grado di presidiare i punti critici. È già successo che un’ambulanza riuscisse ad arrivare con difficoltà a soccorrere una donna che aveva avuto un malore e solo dopo qualche ora dalla chiamata.

A Rodia, invece, un progetto che potrebbe dare una svolta al collegamento con la Statale esiste da dieci anni ma finora è stato accompagnato soltanto da vuote promesse da parte di tutte le Amministrazioni che si sono succedute. A raccontarlo è il consigliere comunale Francesco Pagano, che evidenzia come ci siano solo due piccolissime strade che consentono di giungere o lasciare Rodia, villaggio sul mare con 600 residenti che nei mesi estivi ne ospita diverse migliaia.

Fra stradine molto strette dove è impossibile che ci sia una normale circolazione, il villaggio è tagliato fuori da qualsiasi operazione di soccorso, per non parlare del pessimo livello della qualità della vita per gli abitanti. “Chi vuol giungere a Rodia – spiega il consigliere di ‘Ora Messina’ – si trova costretto a lunghe code per percorrere la stradina di accesso, stesso discorso per chi vuol lasciare il centro è tornare sulla Statale. Un accumularsi di automobili che si bloccano in assenza di vie alternative e di parcheggi e quando qualche furbo lascia l’auto in doppia fila, tutto si ferma. Un primo progetto risale al 2007 e nel periodo in cui ero consigliere della VI Circoscrizione, abbiamo anche organizzato una raccolta firme. Abbiamo elaborato l’idea progettuale che prevede la nuova arteria lungo la fiumara Puccino, con un sistema che possa bypassare il torrente in totale sicurezza e che rende la circolazione da e per Rodia leggera e scorrevole”.

“Durante la precedente amministrazione – ricorda Pagano – sono stati presentati svariati progetti per la salvaguardia del territorio, uno di questi riguardava propria la creazione della strada alternativa per Rodia, con un intervento di 1 milione e 800 mila euro come descritto dall’assessore dell’epoca Sergio De Cola. Come spesso accade, però, tutto rimase bloccato per le difficoltà economiche della nostra Regione. L’attuale Amministrazione, bisogna darne atto, è attenta al tema del dissesto idrogeologico, tanto che sono numerosi i sopralluoghi degli assessori alla Protezione civile Massimiliano Minutoli e Lavori publici Salvatore Mondello nelle aree interessate, ma adesso bisogna concretizzare con atti le buone intenzioni”.

“Tutta la riviera Nord del messinese – conclude il consigliere – vive criticità al limite del sopportabile. Più volte abbiamo segnalato i problemi legati all’erosione e alla distruzione da parte del mare della rete fognaria. Come sempre si interviene in situazioni di emergenza, ma quella della strada per Rodia è un’emergenza vecchia di decenni che adesso deve essere risolta in maniera definitiva”.

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