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Nel Mantovano superfici grano duro crescono a danno soia e mais

Nel Mantovano superfici grano duro crescono a danno soia e mais

Previsti aumento tra il 6 e il 10%

Roma, 4 giu. (askanews) – Superfici a grano duro in aumento nel Mantovano ai danni di colture come il mais e la soia. E’ quanto emerso dalla giornata di prove in campo organizzata nelle campagne di Quistello dal centro di raccolta Albaverde, durante la quale è stato fatto il punto sulla campagna 2025 del grano. Nonostante sia presto parlare di rese e produttività è ancora presto visto che l’orzo verrà raccolto non prima di 10/12 giorni, mentre per il frumento si andrà a fine mese, emerge con chiarezza che le superfici siano in aumento rispetto alla scorsa campagna quando, a Mantova, si seminarono 9.640 ettari di grano duro e 20.480 ettari di grano tenero.

“Complessivamente – spiega Marco Gorni Silvestrini, consulente per Barilla – per il duro siamo a +6/10% rispetto ad un anno fa, e anche il tenero è in aumento. Ho sentito qualcuno addirittura parlare di +20%, ma quelli sono dati troppo ottimistici”. “Quanto vedo in campo in questi giorni – spiega Franco Gobbi, del centro di raccolta Albaverde – non mi fa propendere per l’ottimismo. Le abbondanti piogge invernali e le semine ritardate non hanno giovato, ma ritengo che, sempre più, stiano venendo meno le buone pratiche agricole. Gli agricoltori tendono a rinunciare a qualche operazione colturale e alla difesa dalle malattie, illudendosi di risparmiare. Ho visto molti terreni non preparati adeguatamente o con ristagni: sono fattori che possono far perdere fino al 15/20% a livello di rese e qualità”.