ROMA – Un anno di risparmi accumulati e un’altra estate alle porte in cui convivere con le misure anti-Covid: potrebbero essere questi i due fattori che hanno spinto molti italiani a cercare una casa al mare da acquistare. Secondo l’Ufficio studi di immobiliare.it infatti nell’ultimo anno, analizzando il mercato nelle principali aree del turismo di mare, la domanda ha fatto segnare importanti aumenti ovunque, con un record del +153% nelle cinque terre e del +119% nelle isole Pelagie (Linosa e Lampedusa).
Il maggior incremento di richieste rispetto all’anno scorso è visibile nelle località turistiche facilmente raggiungibili dai grandi centri, in particolare da Milano, con le già citate cinque terre, e da Roma. Le altre aree che hanno segnato un volume di domanda molto al di sopra dello scorso anno sono infatti l’arcipelago delle isole ponziane (+85%), l’agroromano e il golfo di Gaeta (+68%) e la maremma laziale (+61%). È aumentata dell’85% la domanda di immobili in vendita nell’arcipelago toscano. Se l’interesse per l’acquisto di un immobile al mare risulta in aumento in tutte le aree turistiche del Paese prese in considerazione, aumenta anche quello per le località del Sud.
Scorrendo la classifica di quelle che hanno guadagnato maggior interesse rispetto all’anno scorso si trovano infatti anche il Cilento e le isole di fronte alla Campania, con un aumento della domanda di quasi il 50%. Anche in Sicilia si è registrato un incremento delle ricerche di oltre il 30%, mentre si è fermata poco prima di questa soglia la Puglia, con le zone del Salento (+29%) e del Gargano (+26%).
La pandemia non sembra aver intaccato i prezzi delle case al mare, seppur con qualche eccezione. I primi tre territori più cari sono anche quelli in cui i valori, in dodici mesi, risultano lievemente al ribasso: si tratta delle isole campane, dove si spendono quasi 6.400 euro al metro quadro (-5%), la costiera amalfitana con i suoi 5.943 euro/mq (-6%) e la riviera di levante, dove si chiedono in media 5.405 euro/mq (-2% in un anno).
Per spendere meno bisogna guardare alle località del Sud, in particolare i costi si sono rivelati più economici nel Gargano, dove non si superano i 1.400 euro al metro quadro, in Salento con una richiesta media di 1.601 euro/mq e nelle località marittime dell’Abruzzo, con un costo medio di 1.614 euro. Tutti valori che nell’ultimo anno sono rimasti tendenzialmente fermi.
Le uniche località in cui i prezzi registrano un aumento importante rispetto al 2020 sono le isole Pelagie: in un mercato di dimensioni comunque più contenute degli altri, per la natura della sua superficie ridotta, i costi sono aumentati del 25% inun anno a fronte di una crescita dell’offerta di immobili in vendita (+241%). Più lieve l’aumento dei prezzi nella Penisola Sorrentina (+13%) e nell’arcipelago Ponziano (+8%) ma in questi due casi l’offerta di case risulta in discesa dell’8%.

