Ispica, nell’ex mattatoio comunale un museo - QdS

Ispica, nell’ex mattatoio comunale un museo

Stefania Zaccaria

Ispica, nell’ex mattatoio comunale un museo

mercoledì 30 Settembre 2020

Sarà di facile accesso e fruibilità per il turista. Ospiterà il relitto della nave di Pantano Longarini

Un museo in connessione tra la zona urbanizzata e la zona archeologica. È questo il progetto finanziato, pronto per andare in gara d’appalto, al comune di Ispica.

Si tratta di un intervento innovativo che sarà realizzato nell’ex mattatoio comunale, vicino al Parco archeologico della Forza. Il comune, nell’ambito del Gal Terra Barocca, ha ottenuto 140.266,80 euro di fondi comunitari che serviranno per catalogare, esporre e rendere, quindi, fruibili tutti i reperti rinvenuti nel tempo nelle aree archeologiche del territorio, comprese quelle dei fondali marini. A quest’ultimo riguardo, il museo ospiterà in una sala dedicata il relitto della nave di Pantano Longarini, una volta che esso verrà restaurato e in parte ricostruito.

“Il nuovo museo, realizzato in accordo con la soprintendenza ai Beni culturali ed ambientali di Ragusa – ha sottolineato la Giunta municipale – si inserisce perfettamente fra il centro storico cittadino e l’area archeologica, stabilendo una connessione fra zona urbanizzata e zona storico-archeologico-paesaggistica di facile accesso e di facile fruibilità per il turista”.

Il progetto è stato curato da Mark John Cannata che ha pensato anche a un punto di informazioni turistiche. “Il progetto di ‘info point con sala museale’ – ha sottolineato il progettista – si pone alla stregua di un ‘centro visitatori’ per Cava d’Ispica. Il concept di centro visitatori è quello di un modello multidimensionale, con più elementi attrattori, che interpreta la storia, la natura, la cultura e le tradizioni del posto, nonché le eccellenze agricole e i prodotti della Cava.

Una istituzione complementare al progetto della soprintendenza al Parco Forza che crei – ha evidenziato ancora il professionista – una sinergia con questa. A queste si aggiungono e facilitano le attività già presenti quali l’escursionismo nella Cava con il cortile al retro ed il turismo scolastico con la presenza dell’aula didattica, concepibile come base per tutta una serie di eventi, dimostrazioni e laboratori per artigianato locale e non solo”.

Il materiale archeologico sarà esposto in ambienti distinti in base alle varie epoche, partendo dall’Età del Bronzo. “Ci saranno una Sala Flora e Fauna che illustra la natura di Cava d’Ispica a partire da animali e piante presenti nel suo territorio e una Sala Ecosistema Cava Ispica che – ha aggiunto Cannata – include un tavolo con plastico dell’intera estensione di Cava Ispica. Tramite proiettori montati nel controsoffitto, verranno mostrate varie informazioni riguardo a Cava Ispica con notizie storiche, posizione dei monumenti principali, percorsi naturalistici, attività agricole, fino ad arrivare ad informazioni turistiche”. Una zona museale, inoltre, sarà dedicata all’agricoltura.

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