Sindaco e ambientalisti per migliorare Augusta - QdS

Sindaco e ambientalisti per migliorare Augusta

Luigi Solarino

Sindaco e ambientalisti per migliorare Augusta

sabato 14 Novembre 2020

Al centro dell’incontro il permesso rilasciato dal Comune per l’impianto di ricevimento del combustibile solido

Presso il municipio di Augusta, si è svolto un incontro tra il neo sindaco di Augusta, Giuseppe Di Mare, ed i rappresentanti dell’Associazione ambientalista, Decontaminazione Sicilia. Tema dell’incontro quello relativo ad alcuni problemi ambientali che interessano il Comune megarese.

Tra questi il permesso rilasciato dal Comune di Augusta, lo scorso 20 ottobre, quando non era ancora subentrata la nuova Amministrazione Comunale, “Per la realizzazione dell’impianto di ricevimento e dosaggio del combustibile solido secondario (CSS) nel forno di cottura clinker dello stabilimento Buzzi Unicem da realizzarsi in Contrada San Cusumano”.

Il 27 ottobre detto permesso è stato sospeso, per la durata di 45 giorni, dal V settore Pianificazione del Territorio grazie all’intervento del sindaco Di Mare. Decontaminazione Sicilia si è dichiarata soddisfatta per l’intervento, quanto mai opportuno, del nuovo primo cittadino. L’Associazione infatti, si oppone da sempre all’utilizzo del petcoke quale combustibile per le gravi conseguenze che ne derivano per l’ambiente e per la salute delle persone.

“Già due anni addietro, – dichiarano gli ambientalisti – avevamo chiesto, con altre Associazioni, all’allora Amministrazione Di Pietro, di chiedere al Presidente della Regione l’annullamento dell’AIA, rilasciata nel 2017, che consentirebbe alla cementeria Buzzi Unicem di utilizzare come combustibile il petcoke”.

“Quest’ultimo – spiegano – è un carbone artificiale ottenuto nell’industria petrolifera nel processo di condensazione per piroscissione di residui petroliferi pesanti. Si tratta dell’ultimo scarto del petrolio grezzo e contiene sostanze estremamente pericolose per la salute umana fra cui gli Idrocarburi Policiclici Aromatici, i metalli pesanti (vanadio, nichelio), un alto contenuto di zolfo (anche oltre il 7%) e il cloro. Le sostanze contenute nel petcoke, oltre ad una tossicità intrinseca, sono indicate anche come cancerogene (tra i quali il benzo-pirene-OMS-) e/o mutagene. La prima proprietà provoca tumori di vario genere, la seconda modificazioni genetiche, da cui le malformazioni nei nascituri”.

“A ciò – proseguono – si aggiunge che le operazioni di carico e scarico, con molta probabilità, verranno effettuate nel porto di Augusta con conseguenti effetti negativi per l’esposizione a polveri che determinano malattie a carico dell’apparato respiratorio”.

“Ricordiamo – concludono – che sino al 2002 il petcoke era considerato, dall’allora normativa vigente, “rifiuto pericoloso”. Il Governo dell’epoca, purtroppo, modificò la normativa consentendo l’uso del petcoke come combustibile. Un combustibile a basso costo per le aziende che lo usano ma con pesanti costi per la salute di chi vive nelle vicinanze di dette aziende”. Si è anche parlato dei miasmi che, frequentemente, i cittadini di Augusta avvertono in atmosfera con conseguenti malesseri e fastidi respiratori.

“A tal riguardo, – hanno detto gli ambientalisti – abbiamo suggerito al sindaco di imporre alle aziende, che insistono nel petrolchimico, di adottare l’uso di sensori h24 nei camini per poter rilevare in continuo e con certezza la provenienza di detti miasmi”.

Il sindaco Di Mare ha mostrato grande attenzione ai problemi fatti presenti da Decontaminazione Sicilia e ha manifestato l’intenzione di dare la massima priorità alla questione ambientale ed alla salute dei cittadini.

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