Neonato morto Villa San Giovanni: telecamere incastrano la nonna

Il caso del neonato trovato morto, le telecamere incastrano la nonna: l’itinerario percorso per gettarlo tra gli scogli

Il caso del neonato trovato morto, le telecamere incastrano la nonna: l’itinerario percorso per gettarlo tra gli scogli

Redazione  |
giovedì 30 Maggio 2024

Dai primi accertamenti, sembrerebbe che il piccolo fosse nato vivo per essere soppresso pochi minuti dopo.

Svolta decisiva nel caso del neonato trovato morto nei giorni scorsi tra gli scogli a Villa San Giovanni, davanti al mare dello Stretto di Messina. Dopo che gli inquirenti hanno scoperto che la madre del piccolo è una 13enne del posto con debito cognitivo, la loro attenzione si è concentrata sulla nonna del bimbo.

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La donna, una 40enne, è stata fermata con l’accusa di omicidio. Secondo le prime indiscrezioni, l’autopsia ha accertato che il neonato era nato vivo. Le indagini hanno poi consentito di appurare che il neonato è stato soppresso, presumibilmente tramite soffocamento, pochi minuti dopo la nascita.

Neonato trovato morto a Villa San Giovanni: il ruolo della nonna

Un ruolo attivo nella vicenda sarebbe stato svolto proprio dalla madre della tredicenne, che si sarebbe anche adoperata per fare sparire il corpo del bambino. Gli agenti della Squadra Mobile di Reggio Calabria, del Commissariato di Villa San Giovanni e dei Carabinieri di Villa hanno passato al setaccio i sistemi di videosorveglianza presenti nella zona, riuscendo a ricostruire una parte del percorso fatto dalla 40enne negli istanti precedenti all’abbandono dello zainetto tra gli scogli. La nonna del piccolo si trova al momento nel carcere di Reggio Calabria dove resta a disposizione dell’autorità giudiziaria.

La segnalazione

Le indagini hanno preso avvio dalla segnalazione ricevuta dai Carabinieri di Villa San Giovanni circa lo stato di gravidanza di una minore, di cui veniva indicato anche il nucleo familiare di appartenenza. La tredicenne è stata anche accompagnata in ospedale: i medici hanno confermato la gravidanza, ma hanno anche accertato una grave setticemia conseguenza del parto. La ragazzina avrebbe partorito lo scorso fine settimana in circostanze ancora poco chiare, ma che avrebbero comunque portato a conseguenze fisiche che hanno richiesto il ricovero della minore.

Al momento, non si sa se nell’inchiesta ci sono altri indagati. Si è appreso che il padre della tredicenne è estraneo alla vicenda vista la sua lontananza fisica, perché da alcuni anni vive in Toscana. Nulla si sa, inoltre, riguardo l’identità del padre del neonato, che, almeno per il momento, non è stata accertata.

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