ROMA – Ricerca trasparente, collaborazione tra stati, sospensione dei brevetti, senza ripetere gli errori del passato. Solo così si potrà arrivare a un vaccino contro il Covid-19 veramente accessibile a tutti. Queste le richieste del Manifesto “Nessuno si salva da solo” di Medici Senza Frontiere (Msf) perché il diritto alle cure contro il coronavirus sia davvero garantito. Per dare forza a queste istanze si può aderire su www.msf.it/manifestocovid19.
Se da un lato è incoraggiante vedere come alcuni governi e attori internazionali parlino spesso del vaccino contro il Covid-19 come di un bene pubblico, è essenziale che i meccanismi che regolano la cooperazione tra stati e le modalità di distribuzione e di accesso a questo prodotto, una volta disponibile, siano chiaramente definiti in modo da garantire equità e inclusione di tutti i paesi. Per Msf “persiste una reale preoccupazione che si instaurino meccanismi a più livelli, in cui gli stati economicamente più forti si possano assicurare un vantaggio e una maggiore libertà di utilizzo del vaccino, rispetto agli stati più deboli. Ascoltiamo ogni giorno dichiarazioni sulla necessità che cure e vaccini siano beni comuni accessibili a tutti, ma le iniziative fin qui messe a punto non indicano chiaramente quali strumenti concreti saranno resi disponibili per consentire equità e inclusione per tutti i Paesi, mentre assistiamo alla corsa di singoli paesi ad accaparrarsi quote di vaccini già in fase di sperimentazione”. “La partita contro il Covid-19 è ancora tutta da giocare e per vincerla a livello globale bisogna assicurare l’accesso al vaccino e alle cure per tutti, in tutto il mondo” dichiara la dr.ssa Stella Egidi, responsabile medico di Msf.