"Il tornello dei dileggi", il nichilismo ironico di Salvatore Massimo Fazio - QdS

“Il tornello dei dileggi”, il nichilismo ironico di Salvatore Massimo Fazio

“Il tornello dei dileggi”, il nichilismo ironico di Salvatore Massimo Fazio

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lunedì 08 Novembre 2021

Divertente, commovente, profondo. Il nuovo romanzo dell'autore che spinge alla ricerca del senso più autentico dell'esistenza.

Scritto con la mano di un nichilista ravveduto, “Il tornello dei dileggi” è un romanzo divertente a tratti esilarante e che commuove, costellato di altrettante situazioni esilaranti continue che si incrociano con il vissuto reale di ogni persona e che sfociano negli interrogativi di base dell’esistenza.

La vicenda si dipana in diverse città, quali Madrid, Roma, Torino e Catania, e impegna un nugolo di personaggi i quali, sfiniti dai continui capovolgimenti di fronte si troveranno alla fine a chiedersi chi siano in realtà, fino a giungere ad una conclusione inaspettata, degna della prima professione dell’autore: è uno psicopedagogista.

Né di formazione, né distopico, in un nuovo modo e originale di raccontare, Fazio muove i destini dei personaggi calandoli nella società, nella politica, nelle realtà più crude e, a volte, divertenti. Un dettaglio: come nei sui precedenti saggi di filosofia, non manca di inserire il giuoco del Calcio, nello specifico trasformando la Roma e il Catania, squadre per le quali tifa e articola tesi, come focus di un’avventura, in questo romanzo nel nome di Vincenzo Montella.

Dopo anni di saggistica, con non poche polemiche (si pensi a titoli come “Insonnie” o “Regressione suicida”), l’autore catanese approda alla narrativa con struttura e stile nuovissimi: Kafka e Beckett? Forse. Ma forse no.

L’autore 

Salvatore Massimo Fazio è nato a Catania nel 1974. Scrittore, filosofo, giornalista, agitatore culturale e pittore, collabora con il quotidiano nazionale “La Sicilia”, il web magazine “SicilyMag” e il mensile catanese “Paesi Etnei Oggi”. Nel 2014 ha fondato il blog “Letto, riletto, recensito!”. Dopo la prima laurea (2002), pubblica nel 2005 I dialoghi di Liotrela. L’albero di Farafi o della sofferenza, con il poeta e scrittore Giovanni Sollima. Nel 2007 consegue la seconda laurea, con una tesi che afferma la potenza della pedagogia contro l’inflazione della psicologia. Nel 2009 vince il primo premio del concorso nazionale “Segni d’amore” e pubblica il pamphlet Villa regnante. Nel 2011 esce il libro che lo ha reso noto al grande pubblico, Insonnie. Filosofiche, poetiche, aforistiche. Nel 2016 firma il saggio Regressione suicida. Nel 2019 è presente nell’antologia Catanesi per sempre e, nel 2020, in Siciliani per sempre

Ha vissuto a fasi alterne tra Catania, Roma, Eastbourne, Bodø, Torino e Biella. Presidente del comitato scientifico al Festival internazionale del libro e della cultura di Catania “Etnabook”, nel 2021 ha presieduto la giuria del primo contest regionale “Sicilia Dime Novels”.

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