Nicosia, alla scoperta del Monte Altesina grazie all’"Archeologia pubblica" - QdS

Nicosia, alla scoperta del Monte Altesina grazie all’”Archeologia pubblica”

Nicosia, alla scoperta del Monte Altesina grazie all’”Archeologia pubblica”

martedì 24 Maggio 2022

Doppio appuntamento per conoscere meglio il sito presente sul territorio di Nicosia, dove le ricerche continuano grazie a un’intesa triennale tra Soprintendenza e Università di Bordeaux-Montaigne

NICOSIA (EN) – Nel pomeriggio di giovedì 9 giugno, alle ore 16, all’interno dei locali dell’auditorium dell’Istituto fratelli Testa, si terrà la giornata di studio “Il Monte Aereus. Dalla polis greca all’Islam” in cui verranno illustrati gli scavi condotti dalla Soprintendenza dei Beni culturali di Enna, diretta da Nicola Neri, nell’area archeologica di Monte Altesina.

Venerdì 17 giugno, invece, sul Monte Altesina si svolgerà una giornata di “Archeologia pubblica” con partecipazione libera nel corso della quale gli archeologi illustreranno sul campo le attività di ricerca svolte fino a ora.

L’assessore Samonà: “Far partecipare le comunità locali alla propria storia”

Le ricerche archeologiche sul monte Altesina proseguono grazie alla convenzione triennale stipulata dalla Soprintendenza per i Beni culturali e ambientali di Enna con l’Università Bordeaux-Montaigne e il Comune di Nicosia. “La collaborazione con le Università e gli istituti di ricerca – ha commentato l’assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà – è una componente essenziale nell’indagine storico-archeologica. Le numerose convenzioni sottoscritte dalle Soprintendenze della Sicilia e dai Parchi archeologici con Università di tutto il mondo ci restituiscono una conoscenza sempre più approfondita e dettagliata della storia della Sicilia. Aprire i luoghi della cultura e, in particolare i cantieri di scavo, alla visita orientata è un modo per far partecipare le comunità locali alla propria storia, in un processo di progressiva acquisizione di conoscenza e consapevolezza”.

Nell’ottobre 2020 e nel giugno 2021, seppure in maniera ridotta a causa del periodo pandemico, il gruppo di ricerca è stato in grado di portare avanti il lavoro scientifico nel sito e nei successivi mesi di gennaio e febbraio 2022 sono state condotte analisi preliminari dei reperti archeologici provenienti dagli scavi precedenti e conservati presso i depositi del Museo archeologico di Enna, a Palazzo Varisano.

“L’impulso dato all’attività di ricerca archeologica condotta sul campo sul campo – ha affermato il soprintendente Nicola Neri – grazie anche a legami di collaborazione sempre più stretti e consolidati con le Università e le Amministrazioni locali, è molto importante per la conoscenza e tutela del nostro patrimonio culturale. È altresì fondamentale la collaborazione con il Dipartimento regionale dello Sviluppo rurale e territoriale proprietario della Riserva, per il sostegno all’iniziativa e per protezione del sito, compito svolto dal gestore”.

“Gli scavi archeologici condotti dalle Soprintendenze di Enna e di Agrigento – ha evidenziato Carla Mancuso, della Soprintendenza di Enna, referente e responsabile scientifico del progetto di ricerca insieme ad Anna Caiozzo e Giuseppe Labisi, dell’Università di Bordeaux-Montaigne – hanno dimostrato come l’anonimo insediamento del Monte Altesina fosse in età classica un centro importante nel panorama isolano. La presenza del gruppo di ricerca francese costituisce un importante segnale per la comunità scientifica e per la comunità locale perché consente di dare attuazione al lavoro sistematico di ricerca in un sito che ha prodotto livelli autonomi, originali e variegati di cultura sin dalla preistoria e dove si rintracciano presenze di organizzazioni di vita collettiva di singolare interesse scientifico”.

La campagna archeologica si svolgerà dal 6 al 18 giugno

La campagna archeologica si svolgerà dal 6 al 18 giugno e sarà presente a Nicosia, per le ricerche sul monte Altesina, un gruppo multidisciplinare composto da quindici archeologi, di cui dieci provenienti dall’Ateneo francese. Obiettivo di questa campagna di indagini è la ricognizione sistematica delle evidenze archeologiche del sito e la loro documentazione scientifica.

“Il progetto di ricerca sul Monte Altesina – ha affermato Anna Caiozzo – si inserisce nella cosiddetta storia globale e patrimoniale in quanto analizza la storia e l’archeologia del sito nel contesto storico compreso fra la conquista islamica, il periodo normanno e quello basso medievale focalizzando, oltre agli aspetti archeologici, il patrimonio culturale e le relative pratiche sociali”.

“Le indagini preliminari finora condotte nel sito – ha aggiunto Giuseppe Labisi – hanno consentito di identificare l’estensione complessiva dell’insediamento di età classica e di individuare tracce della cultura materiale correlabile al contesto medievale insieme all’importante presenza dell’epigrafe in arabo di metà di IX secolo: queste evidenze saranno esplorate nel corso dell’imminente campagna archeologica”.

Quanto ai partner, il Comune di Nicosia sostiene il progetto attraverso l’ospitalità degli archeologi che saranno presenti a giugno e la realizzazione di iniziative utili ad ampliare la conoscenza del patrimonio storico, naturalistico e di promozione dell’offerta turistico-culturale. L’associazione culturale Ecomuseo Petra D’Asgotto di Nicosia, invece, si occuperà del supporto logistico dell’evento e in particolare della giornata di “Archeologica pubblica” di venerdì 17 giugno, curando l’organizzazione dell’ArcheoTrekking e delle escursioni sul Monte Altesina con l’intento di contribuire allo sviluppo del territorio in una logica sostenibilità ambientale, turistica, economica, sociale e di responsabilità partecipativa dell’intera comunità locale.

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